Al di là del caso trattato, in questa sentenza, come in molte altre sentenze della Corte di Appello di Potenza è estremamente interessante la precisa indicazione rivolta ai giudici.
“Il giudice deve svolgere un ruolo attivo nell’istruzione della domanda, disancorato dal principio dispositivo proprio del giudizio civile ordinario e libero da preclusioni o impedimenti processuali (…) sicché deve ravvisarsi un dovere di cooperazione del giudice nell’accertamento dei fatti (…)”.
Nel caso di specie, infatti, il giudice della Corte di Appello esegue una approfonditissima analisi sia delle condizioni personali del richiedente sia del suo paese di origine, arrivando alla conclusione di riconoscere il diritto alla protezione sussidiaria.
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Corte di Appello di Potenza, sentenza n. 506 del 19 luglio 2018