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La LADDH (Ligue Algérienne pour la Défense des droits de l’Homme) denuncia arresti di massa di migranti ad Algeri

HuffPost Algérie, 2 dicembre 2016

Più di 1.400 i migranti sono stati arrestati per decisione del Prefetto di Algeri in diversi quartieri della capitale durante la giornata di Giovedi, 1 dicembre 20016, molti di loro nel quartiere Bouchebouk nel Comune di Dely Ibrahim.

Le persone “rastrellate” si trovano ora in un centro estivo a Zeralda (35 km ad ovest di Algeri), sotto la direzione del settore Gioventù e Sport di Algeri.

Migranti nel centro estivo a Zeralda (Foto: Helena Maleno Garzón)
Migranti nel centro estivo a Zeralda (Foto: Helena Maleno Garzón)

Bambini, donne in stato di gravidanza, persone malate, migranti irregolari, richiedenti asilo e rifugiati, si ritrovano tutte vittime di questa operazione di detenzione in condizioni di vita spaventose e indegne.

Le persone detenute hanno già protestato contro le loro condizioni e la situazione rimane tesa. Secondo le prime informazioni, l’espulsione è imminente.

La LADDH denuncia questi arresti di massa di migranti e la loro detenzione violenta e arbitraria. Essa ritiene che in tal modo, le autorità algerine violano gli standard internazionali che tutelano i diritti di rifugiati, richiedenti asilo e migranti. Essi minano anche i diritti di donne e bambini.

Essa rifiuta questa politica di non assunzione di responsabilità contro i migranti che consiste nello sfruttarli per motivi economici in violazione della Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, e a stigmatizzarli, dar loro la caccia e espellerli quando non se ne ha più bisogno.

L’Algeria, partendo dalla propria storia e dal percorso dei suoi figli merita di avere una vera politica di migrazione basato sulla trasparenza, dignità e rispetto dei diritti umani.

Algeri, 2 dicembre 2016
Per il Comitato di direzione
Il Segretario Generale
A. KHELIL

Links utili:
Lega algerina per la difesa dei diritti umani

Migranti nel centro estivo a Zeralda (Foto: Helena Maleno Garzón)
Migranti nel centro estivo a Zeralda (Foto: Helena Maleno Garzón)