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La Nave fantasma: uno spettacolo per non dimenticare

Dal 4 novembre al 5 dicembre al Teatro della Cooperativa, Milano

Questo approfondimento e l’archivio degli articoli che riguardano la vicenda di Portopalo è il contributo che il Progetto Melting Pot vuole offrire a tutti coloro che come noi non vogliono dimenticare questa tragedia.
Lo abbiamo realizzato con il prezioso contributo di Giovanni Maria Bellu che ringraziamo per il lavoro e la passione che ha dedicato e dedica a questa vicenda e Renato Sarti, regista della spettacolo.
Un ringraziamento particolare lo vogliamo rivolgere a Salvatore Lupo per il suo coraggio e a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo spettacolo.
Per la sua produzione il Teatro della Cooperativa ha lanciato una sottoscrizione popolare. I versamenti vanno effettuati tramite bonifico bancario sul conto corrente:

Associazione Teatro della Cooperativa
Banca Popolare di Novara – ag. 6
v.le Regina Giovanna – Milano
ABI 05608
CAB 01606
cod.CIN P
Conto corrente n.: 5555
Causale: Nave Fantasma

Informazioni

Teatro della Cooperativa
[email protected]
www.teatrodellacooperativa.it

Il 25 dicembre 1996 una delle più grandi tragedie che il nostro paese abbia mai conosciuto: 283 migranti proventi da India, Pakistan e Sri Lanka muoiono mentre tentavano di raggiungere il nostro paese nel tratto di mare tra la Sicilia e Malta. Avevano pagato 5.000 dollari a testa per quel viaggio terrificante che, dopo tre mesi, stava finalmente per concludersi.
Una “nave fantasma” perché nonostante le testimonianze di alcuni superstiti, le autorità italiane per mesi non hanno creduto al naufragio.

Nei giorni successivi alcuni pescatori di Portopalo di Capo Passero, un piccolo paese all’estremo lembo meridionale della Sicilia nelle reti della pesca a strascico trovarono decine di cadaveri che vennero sistematicamente ributtati in mare per paura di conseguenze per la loro attività. E in paese non erano i soli a saperlo.
I massmedia infatti ignorarono completamente la vicenda come se quella nave, quegli esseri umani che cercavano una vita migliore nel nostro paese, non fossero mai esistiti.

Solo dopo cinque anni da quella tragica data, grazie all’inchiesta di Giovanni Maria Bellu, giornalista del quotidiano La Repubblica abbiamo potuto sapere che questo naufragio era realmente avvenuto.

L’inchiesta di Bellu, parte dalla testimonianza di un coraggioso pescatore del piccolo paese di Portopalo.
Nel giugno del 2001 il mondo ha potuto sapere la verità grazie alle immagini agghiaccianti del relitto, filmato da un mezzo sottomarino.

Un processo simbolico
Una vicenda che probabilmente in molti vogliono dimenticare, lo dimostra anche il fatto che dopo 7 anni, i responsabili della strage restano impuniti e i corpi di 283 uomini giacciono ancora sul fondo del Mediterraneo senza identità, perché i governi dei Paesi coinvolti si sono rifiutati di recuperarli e identificarli.
Il 21 Ottobre del 2003 si è aperto il dibattimento del processo che accusa Turab Sheik, 43 anni, pakistano e Yousseph El Allal, 46 anni, libanese, di omicidio plurimo volontario.

I due imputati, ambedue estradati in Italia e poi, con un’assurda ordinanza del Tribunale di Siracusa, in aperto contrasto con le richieste del PM, liberati il 6 maggio del 2001, sono il basista e il comandante della nave, la Yohan… due tra i responsabili della strage del Natale del 1996.

Il capitano della nave, arrestato in Francia si è opposto all’estradizione. I giudici francesi hanno negato l’estradizione, quindi oggi rimane un’unico imputato, l’armatore pakistano Tourab Ahmed Sheik, considerato l’organizzatore di quel viaggio, che vive a Malta.

La prossima udienza è stata fissata il 17 novembre.

Sarà sentito anche Sharud Ahmad, un ragazzo pakistano, uno dei 125 superstiti del naufragio che ha già raccontato già ai giudici l’intera vicenda e il naufragio della Yohan.

La Nave Fantasma è una produzione del Teatro della Cooperativa, testi di Giovanni Maria Bellu, Renato Sarti e Bebo Storti.
Regia Renato Sarti

Con Bebo Storti, Renato Sarti