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La Spagna rassicura Calderon: direttiva Ue su espulsioni non si applica ai messicani

La vicepresidente spagnola, María Teresa Fernández de la Vega, ha incontrato a Citta’ del Messico il presidente Felipe Calderón. Il Messico, primo scalo del viaggio che in questi giorni la numero due del governo di Zapatero sta realizzando in quattro Paesi iberoamericani, ha una relazione “prioritaria, privilegiata e storica” con la Spagna. Innanzitutto, de la Vega ha rassicurato Calderón sulle condizioni degli immigrati regolari messicani. I messicani con permesso di soggiorno potranno, infatti, votare per le elezioni municipali e non saranno interessati dalla direttiva europea di ritorno. Cio’ implica, tuttavia, che il Messico deve impegnarsi a modificare la sua Costituzione, al fine di rispettare il principio di reciprocita’ e, conseguentemente, permettere agli spagnoli di votare nello Stato centroamericano.

Il Paese della penisola iberica e’ il primo investitore in Messico dell’area Ue, nel mondo secondo solo agli Stati Uniti. È presente nel settore finanziario (la banca Bbva controlla addirittura l’80 per cento dei depositi effettivi, dopo aver acquisito Bancomer, uno dei principali istituti creditizi messicani), delle telecomunicazioni (Telefónica e’ il secondo operatore telefonico), del turismo, delle infrastrutture e dell’energia. La presenza radicata sul territorio messicano non sara’ affetta dalla “crociata” che Calderón sta portando avanti contro il narcotraffico e il crimine organizzato e che ha provocato un allarmante numero di vittime. La vicepresidente, infatti, ha sottolineato che, cosi’ come il Messico ha aiutato la Spagna a combattere Eta e il terrorismo, la Spagna sosterra’ lo Stato americano nel mantenere la sicurezza e nel garantire la liberta’ dei cittadini. Il principio di reciprocita’ dovra’ essere inserito anche in questi settori, in modo tale da poter favorire lo sviluppo messicano nel vecchio continente, nell’ambito energetico e, piu’ in generale, nel settore degli investimenti.