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da Il Gazzettino on-line del 25 marzo 2004

«Lavoratori stranieri, senza di loro…» di Roberta Labruna

Vicenza – «I lavoratori stranieri sono una risorsa importante di cui adesso non potremo fare a meno. Adesso. Perché se l’economia dovesse fermarsi e dovesse esserci una crisi, cosa che io non mi sento di escludere perché i piccoli segnali di ripresa del quarto trimestre quest’anno non sono stati confermati, allora ci sarebbero inevitabili riflessi sul tasso dell’occupazione non solo per i cittadini extracomunitari ma anche per tutti gli altri». Perplessità sul futuro economico e soddisfazione per l’alleanza con la Questura di Vicenza. Questi gli stati d’animo del presidente della Camera di Commercio berica, Dino Menarin, che ieri nella sede dell’Ente di corso Fogazzaro ha suggellato l’intesa con gli agenti di viale Mazzini per la gestione informatizzata dei permessi di soggiorno.

L’Iniziativa. Velocizzare il lavoro dell’ufficio immigrazione e far sì che più personale sia disponibile per il controllo del territorio. Questi gli obbiettivi che hanno mosso la Camera di commercio a concedere in locazione gratuita alla Questura undici computer – nove postazioni client e due server: per dodici mesi, rinnovabili per altri dodici – stampanti e software, ma anche l’iniziale assistenza di personale specializzato. «Quando il questore ci ha fatto presenti le difficoltà che stanno riscontrando all’ufficio immigrazione per la mole di lavoro enorme a cui devono far fronte – continua – abbiamo cercato insieme di trovare una soluzione dettata dall’emergenza e dall’eccezionalità della situazione».

Vantaggi -Solo nel 2004 infatti sono in scadenza 30.000 permessi di soggiorno, con un aumento rispetto all’anno precedente del 30% e ci sono dieci mesi di attesa per il rinnovo del documento. Si fanno circa 80 regolarizzazioni al giorno. 11.000 sono state solo lo scorso anno le richieste di uscire dalla clandestinità con la sanatoria. Grandi numeri per gli uomini di Dario Rotondi che con la legge Bossi-Fini – che lega la permanenza dello straniero alla presenza di un contratto di lavoro – hanno dovuto incrementare i controlli raddoppiando quindi anche il carico di lavoro. Ed è proprio il Questore di Vicenza a dire: «Questa collaborazione è un grosso passo avanti per migliorare la funzionalità del nostro ufficio che conta 35 dipendenti. E avrà molti vantaggi sia per gli extracomunitari, che vedranno ridotti i tempi di attesa, sia per noi che vedremo liberate maggiori risorse per il controllo della città. Questa informatizzazione appena ci sarà la possibilità verrà estesa anche agli altri settori. Adesso però dobbiamo recuperare l’arretrato e spero che ciò avvenga entro l’estate».

Prezenza – «La presenza di persone straniere a Vicenza ormai è molto diffusa e a chi sostiene che sottraggono lavoro ai vicentini dico che non ci sono riflessi significativi sulla disoccupazione e che rispondono alle esigenze del territorio – prosegue il presidente Menarin -. La maggioranza di loro lavora nell’industria e nell’artigianato. Ma si occupano anche di ristorazione, di servizi alla persona, di agricoltura e spesso svolgono lavori che gli italiani rifiutano di fare».

Nella provincia di Vicenza i cittadini extracomunitari sfiorano le 55.000 unità e solo in città arrivano a quota 10.234, vale a dire il 9,8% sulla popolazione totale.