Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da L'Arena di Verona del 16 febbraio 2004

Lavoro per immigrati, in fila divisi per nazione

Si parte con Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka, Moldavia e Albania

Nei grandi padiglioni della Fiera in viale del Lavoro e non nel ristretto cortile dell’ufficio provinciale del lavoro in via Filopanti, ma divisi per nazionalità. Così, da domattina alle 8.30, si svolgerà la presentazione delle richieste per l’autorizzazione al lavoro di cittadini extracomunitari. Lo ha deciso il direttore Giuseppe Paolo Festa, che ci tiene anche a ribadire che non si tratta di una regolarizzazione. «I lavoratori interessati», conferma, «devono trovarsi all’estero o, se nel territorio nazionale, devono essere in possesso di regolare permesso di soggiorno». Cos’è accaduto, è presto detto. È stata infatti acquisita la disponibilità di un padiglione (ingresso S. Zeno) alla Fiera «grazie alla disponibilità dell’avvocato Luigi Castelletti e del sindaco Paolo Zanotto – dice il direttore Festa – che si è fatto carico delle spese per l’utilizzo del sito, al fine di evitare il disagio di lunghe attese all’addiaccio».

Così domani 17 febbraio alle 8.30 dovranno presentarsi i cittadini che richiedano l’ingresso di lavoratori di Pakistan, Bangladesh, Srilanka, Moldavia e Albania.
Potranno presentarsi inoltre i cittadini che richiedano l’ingresso di lavoratori per i quali non è prevista specifica attribuzione di quote denominate «Altre nazionalità». Per queste, le richieste potranno essere spedite per posta solo dal 17 febbraio.

Il giorno successivo, mercoledì 18 febbraio sempre alle 18.30, sarà invece la giornata di accettazione delle richieste di Tunisia, Marocco, Egitto e Nigeria. Anche per queste nazionalità le richieste potranno essere spedite per posta solo dal 18 febbraio.
La direzione provinciale del lavoro di Verona ribadisce che i lavoratori interessati devono trovarsi all’estero o, se nel territorio nazionale, devono essere in possesso di regolare permesso di soggiorno.

Saranno identificate tutte le persone che si metteranno in coda. Ai cittadini stranieri, oltre al documento d’identità verrà chiesto di esibire l’originale del permesso di soggiorno. Le richieste dovranno essere complete di tutta la documentazione prescritta; non potranno essere accettate domande incomplete. Le domande potranno essere presentate esclusivamente dai datori di lavoro o da soggetti legittimati, quali i consulenti, i commercialisti e i professionisti.
Potranno essere delegati alla presentazione delle domande esclusivamente i dipendenti della ditta (condizione da dimostrare con copia della busta paga) e nel caso di domestici, i familiari fino al terzo grado (condizione da dimostrare con autocertificazione).
Non saranno accettate domande spedite rispettivamente prima del 17 e del 18 febbraio. Quelle già pervenute o che perverranno prima di queste date saranno restituite. Le domande pervenute per posta saranno inserite nella giornata di arrivo e nel prescritto ordine cronologico.

L’ufficio provinciale del lavoro ribadisce infine che il reddito minimo che la famiglia deve dimostrare per l’assunzione di un collaboratore domestico è di 48.547 euro per l’assunzione a tempo pieno e di 42.349 euro per l’assunzione part-time. Il reddito deve risultare dalla documentazione fiscale dei componenti conviventi della famiglia. Nel caso di anziani, il reddito può risultare anche dal cumulo dei redditi dei parenti di primo grado non conviventi o, in mancanza, di altri soggetti tenuti legalmente all’assistenza, sulla base di una autocertificazione degli stessi. I familiari o gli altri soggetti, devono sottoscrivere apposita dichiarazione di responsabilità. Non si accettano, in nessun caso, certificazioni di depositi bancari.

Comunicati a parte, la situazione resta comunque delicatissima.