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Le violazioni dei diritti umani in Italia

Il rapporto annuale di Amnesty international conferma una situazione preoccupante.

La mancanza di una legge sul diritto di asilo, il caso Abu Omar, la detenzione nei Centri di permanenza temporanea, il trattamento dei minori, gli abusi della Polizia di Stato, tutto raccolto in un rapporto, quello stilato per il 2007 da Amnesty International, che raccoglie la situazione globale delle violazioni dei diritti umani.

Nella sezione del rapporto dedicata all’Italia, emerge una situazione preoccupante.
Secondo Amnesty international le situazioni più gravi sono quelle ricollegabili ai fenomini migratori ed in particolare al trattamento dei minori migranti.
Amnesty Internetional fa riferimento a situazioni ben note, a prassi consolidate con le quali “è proseguita la pratica di detenere sistematicamente i minori migranti appena giunti sulle coste italiane, in violazione delle leggi internazionali sui diritti umani e sui rifugiati. In molti casi non è stato rispettato il diritto dei minori di essere detenuti separatamente dagli adulti che non siano membri della stessa famiglia. Frequentemente i minori non hanno ricevuto né assistenza legale, né informazioni sui loro diritti e, in alcuni casi, in mancanza di un’accurata valutazione della loro età, essi hanno rischiato di essere rimpatriati forzatamente. Talvolta alcuni minori non accompagnati sono stati sottoposti a perquisizioni corporali, ispezioni e confisca di oggetti personali. Ad alcuni non è stato garantito l’accesso immediato alle procedure di asilo, mentre altri sono stati ritenuti richiedenti asilo a loro insaputa e hanno ricevuto permessi di soggiorno di cui non comprendevano la natura.”

A destare preoccupazione è la tendenza complessiva del dibattito politico a diffondere la cultura della paura.
Le leggi speciali contro il terrorismo e la gestione dell’ordine pubblico, insieme alle campagne di criminalizzazione nei confronti dei migranti, aprono la strada alla logica securitaria per cui ogni violazione dei diritti e della libertà è possibile proprio in nome della difesa degli stessi.
Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International, in un intervento scritto, definisce questo quadro “una sorta di ossimoro dei diritti, che pretende di negarli per poteri difendere”.

Il rapporto tocca anche il tema scottante del sequestro di Abu Omar e alle corruzioni legate ai centri di permanenza temporanea. Non mancano accenni alla possibilità di accedere a queste strutture e neppure alle espulsioni sommarie ed ai progetti di esternalizzazione del controllo alle frontiere sanciti dagli accordi bilaterali tra Italia e Libia.

Una situazione preoccupante dunque, che lascia poco spazio a tentennamenti: è ora di cambiare rotta!

Nicola Grigion, Progetto Melting Pot Europa