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A cura di Alessandro Presicce del Lecce social forum

Lecce – La Fondazione Regina Pacis vince l’appalto per il CPT

Continuerà a gestire il mega-Centro di San Foca

Nonostante le varie inchieste aperte dalla Procura della Repubblica di Lecce che gravano sulla gestione del Centro di temporanea permanenza Regina Pacis, il 25 marzo 2003 la locale Prefettura riaffida la gestione del Centro medesimo allo stesso soggetto che ha gestito il Centro sin dalla sua nascita.

Il tutto avviene dopo una cosiddetta gara ufficiosa con 6 soggetti invitati. Uno solo si presenta e vince l’appalto: la Fondazione Regina Pacis, emanazione diretta della Curia Arcivescovile di Lecce. Sulle dinamiche del riaffido il Lecce social forum, insieme all’on. Mauro Bulgarelli (Verdi), sta preparando una apposita interrogazione parlamentare a firma di vari parlamentari di sinistra.

L’ultima inchiesta che pende sul Regina Pacis – è bene ricordarlo – è quella per presunte lesioni gravi, ingiurie e violenza anche a scopo razziale, etnico, religioso ai danni di 17 ragazzi maghrebini trattenuti nel Centro. La triste scoperta delle presunte violenze avvenne a seguito della manifestazione indetta dal Lecce social forum il 30 novembre scorso, quando una delegazione del movimento entrò nel Centro. Oggi sono nella veste di indagati Mons. Cesare Lodeserto, direttore del Centro, alcuni membri del suo staff ed una decina di Carabinieri del Battaglione Puglia.

Ieri, finalmente, il Lecce social forum è venuto in possesso di una copia della Convenzione, il contratto tra lo Stato e l’ente gestore del Centro. Si tratta di un plico di 30 pagine, composto da 23 articoli e 9 allegati, firmato dal Prefetto D’Onofrio e da Mons. Cesare Lodeserto.

Essa decorre dal 1.4.03 al 31.12.04, con possibilità di rinnovo espresso per i successivi due anni. In essa vi è una minuziosa descrizione dei servizi minimi che l’ente gestore deve offrire agli “ospiti assistiti”, i costi, le penali.
Veniamo a sapere che la struttura copre 3500 mq, è dotata di 27 camerate con un massimo di 10 letti cadauna, la capienza teorica è di 180 persone e che il costo giornaliero per persona a carico dello Stato è di ben 43 euro (i.i.) da corrispondersi all’ente gestore. Il valore totale della Convenzione (calcolato sull’80% della capienza teorica) è di 3.900.960,00 euro.

Sarebbe prevista assistenza psicologica, assistenza sociale, mediazione socio-culturale, interpretariato. Spigolando qui e lì si legge del diritto ad 1 scheda telefonica da 5 euro ogni 10 giorni, un taglio di capelli ogni 15 giorni, 4 francobolli a settimana, 1 pacchetto di sigarette ogni 2 giorni. Vi è dettaglio dei pasti, delle pulizie e delle disinfestazioni periodiche da garantire.

Non si parla invece di assistenza legale all’interno del centro. Pare che questa sia oggetto di una convenzione privata tra la Fondazione e un famoso studio legale leccese.
Occorre dire che molti dei trattenuti, ascoltati dalle delegazioni di movimento che periodicamente entrano nel Centro, riferiscono di non godere di tutti questi diritti né tantomeno di esserne a conoscenza.

Naturalmente questa Convenzione sarà allegata al Dossier sul Regina Pacis prodotto dal Lecce social forum e presentato a Lecce durante i lavori di un seminario sui Centri di Temporanea Permanenza tenutosi il 26 aprile scorso ed è disponibile per chiunque voglia acquisirla e studiarla.
Di tutti questi argomenti e di molto altro si parlerà il 31 maggio e 1 giugno a Lecce in un convegno-seminario dal titolo “Luoghi di scomparsa: immigrati e centri di detenzione” promosso dal Lecce social forum e dal Tavolo Migranti dei Social Forum Italiani.
Tutte le persone che hanno a cuore i diritti e le vite dei migranti trattenuti in questi luoghi di sospensione del diritto sono invitati a partecipare.