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Lettera aperta al Ministro dell’interno francese

Associazioni e organizzazioni democratiche tunisine scrivono a Gérald Darmanin

Immagine tratta da «Scirocco»: A Case Against Deportations», un’animazione sui rimpatri dei migranti tunisini dall’Italia

Tunisia, 6 novembre 2020 – In occasione della vostra visita in Tunisia prevista per la giornata di venerdì 6 novembre 2020, noi, associazioni e organizzazioni democratiche tunisine firmatarie della presente lettera aperta,
riaffermiamo la nostra denuncia assoluta degli orribili attentati commessi a Conflans Saint Honorine, a Nizza e a Vienna contro degli innocenti e per conto di terroristi, appartenenti al movimento terroristico salafita-jihadista, e ci associamo al dolore dei loro familiari e dei loro cari, con le nostre più sincere condoglianze.

Dichiariamo il nostro rifiuto assoluto del terrorismo e dei discorsi compiacenti o giustificativi oltre che il nostro impegno per i valori universali dei diritti umani, della democrazia, della libertà e per le relazioni di giusta cooperazione con i paesi e i popoli favorevoli alla pace.

Riteniamo che i principi dei diritti umani siano universali e dichiariamo con la stessa determinazione il nostro rifiuto di tutti i discorsi che possano incitare all’odio propagati da alcuni funzionari, forze politiche e alcuni media europei contro i migranti, nonché gli inaccettabili accorpamenti volti a rendere le popolazioni musulmane, o considerate come tali, responsabili e colpevoli.

Respingiamo la pressione politica contro il governo tunisino e i governi del sud da parte di alcuni governi europei che stanno approfittando della paura causata dai crimini spaventosi commessi dai terroristi per sbarazzarsi dei migranti privi di documenti, a dispetto della legge e della giustizia.

Respingiamo il recente accordo strappato dalle autorità italiane che generalizza il rientro coatto collettivo a discapito della propria legislazione italiana.

La vostra prossima visita in Tunisia è piena di minacce contro i migranti tunisini in Francia e in particolare contro quelli in attesa di regolarizzazione. Ciò non dovrebbe tradursi in nuove misure che violano i diritti umani e le convenzioni internazionali che proteggono migranti, rifugiati e richiedenti asilo.

Questo è il motivo per cui dichiariamo:

– Che l’urgente necessità di combattere il terrorismo salafita jihadista deve essere realizzata nel rispetto della legge, della democrazia e delle libertà dando ampio spazio all’istruzione, alla diffusione e al rispetto dei valori universali dei diritti umani, dei principi della convivenza e nel rispetto delle regole pacifiche di una cooperazione giusta ed equa, soprattutto nel bacino del Mediterraneo.

– Il rifiuto dell’utilizzo degli attacchi terroristici salafiti jihadisti per fare pressione sul governo tunisino affinché accetti il ​​massiccio aumento dei rimpatri collettivi forzati dei migranti e l’apertura di centri di detenzione in Tunisia.

– Il rifiuto di ogni desiderio di punizione collettiva contro i migranti tunisini e in particolare i migranti privi di documenti rafforzando le espulsioni collettive forzate dall’Italia o dalla Francia.

– La nostra richiesta al governo tunisino di rifiutare la firma di qualsiasi nuovo accordo nel contesto attuale che porti a mettere in discussione i diritti dei migranti tunisini o il diritto alla libera circolazione delle persone.

Firmatari:
• Associazione delle Arti e delle Culture delle due Rive (ACDR)
• Associazione delle Donne Tunisine per la Ricerca sullo Sviluppo (AFTURD)
• Associazione Mnemty
• Associazione Nachaz-Dissonances
• Associazione Shams
• Associazione Tunisina dell’Azione Culturale (ATAC)
• Associazione Tunisina della Difesa delle Libertà Individuali
• Associazione Tunisina per la Difesa dei Valori Universitari (ATDVU)
• Associazione Tunisina per gli Studi di Genere
• Associazione Tunisina delle Donne Democratiche (ATFD)
• Associazione Tunisina per il Sostegno delle Minoranze (ATSM)
• Associazione per la Creazione e la Creatività per lo Sviluppo e l’Occupazione (CCDE)
• Associazione per la Cittadinanza, lo Sviluppo, le Culture e la Migrazione delle due Rive (CDCMIR)
• Associazione di Vigilanza per la Democrazia e lo Stato Civile
• Beity
• Coalizione Tunisina contro la pena di morte
• Comitato per il Rispetto delle Libertà e dei Diritti Umani in Tunisia (CRLDHT)
• Diritti EuroMed
• Federazione dei tunisini per la Cittadinanza delle due Rive (FTCR)
• Forum tunisino per i diritti economici e sociali (FTDES)
• Organizzazione contro la tortura in Tunisia
• Forum tunisino per l’emancipazione giovanile (TFYE)
• Unione dei tunisini per l’Azione Cittadina (UTAC)
• Associazione Terra per tutti
• Associazione Nomad 08