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Mai più Moria! Più Pikpa!

Una nota di Lesvos Solidarity, 2 novembre 2020

I residenti del campo di Pikpa, che il 30 ottobre scorso sono stati brutalmente sfrattati dai loro alloggi da un’enorme e sproporzionata azione di polizia, hanno trascorso i loro primi giorni nel vecchio campo di Kara Tepe, cercando di elaborare nella loro mente cosa sia accaduto pochi giorni fa.

E’ stata un’esperienza tremenda per tutti che ha portato alcuni dei residenti a rivivere un secondo trauma. I più colpiti sono stati soprattutto i bambini a causa della presenza di così tanti poliziotti. Ora stiamo facendo del nostro meglio per stare vicini a loro e per pensare a come sostenere al meglio i 74 uomini, donne e bambini della nostra comunità, Pikpa, che hanno dovuto abbandonare le loro case in una maniera cosi improvvisa.

Dopo l’inaspettato sgombero del campo Pikpa da parte della polizia, avvenuto venerdì mattina, tante cose continuano ad accadere intorno a noi e ci mostrano quanto sia importante continuare la nostra lotta, con tutta l’energia che abbiamo.

Il nostro pensiero va a tutti coloro che sono stati colpiti dal terremoto e dalle inondazioni di venerdì pomeriggio. Anche a Lesbo abbiamo avvertito il terremoto e molti di noi hanno ricevuto l’allerta per un potenziale tsunami.
Le oltre 7.400 persone che sono stipate in tende vicino al mare nel campo di Moria 2.0: dove potevano andare?

Sabato scorso nel nuovo campo di Lesbo è scoppiato un incendio, bruciando interamente due tende, ancora una volta evidenziando la mancanza di infrastrutture e protocolli di sicurezza antincendio. Questa mattina, all’ingresso del nuovo campo ha avuto luogo una protesta spontanea e pacifica poiché le persone devono affrontare sempre più ostacoli per entrare e uscire.

La notte scorsa, un altro enorme incendio ha devastato il campo di Vathy a Samos, solo pochi giorni dopo il terremoto. Il campo di Vathy è stato in isolamento continuo per COVID-19.

Lo ripetiamo ancora una volta: questi campi sovraffollati e insalubri non sono sicuri.

Questi campi disumani devono chiudere e le persone devono essere evacuate, per garantire la loro sicurezza, in terraferma e in tutta Europa – nel mezzo di una pandemia globale e con l’inverno alle porte.

Mai più Moria! Più Pikpa!