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Mali – Protezione sussidiaria al richiedente per una situazione di violenza indiscriminata e diffusa in tutto il Paese

Tribunale di Brescia, decreto del 21 gennaio 2021

Il Tribunale di Brescia riconosce la protezione sussidiaria ad un richiedente asilo del Mali attestando una situazione di violenza indiscriminata e diffusa in tutto il Paese.
Il Giudice afferma: “Merita invece accoglimento la richiesta di protezione sussidiaria lettera c) del sopra citato decreto alla luce degli ultimi eventi che hanno colpito il Mali e dai quali si può evincere che la situazione di instabilità e di violenza indiscriminata si sia ormai completamente estesa a tutto il territorio nazionale. Infatti le più recenti e disponibili informazioni sul Mali riportano che il Paese, nonostante gli accordi di pace siglati nel 2013 e nel 2015, continua a essere interessato da più che significativi conflitti e scontri tra le forze governative e quelle ribelli, i cui numerosi e sanguinosi attacchi non hanno risparmiato le truppe e il personale della missione ONU, che hanno per contro costituito un ripetuto e privilegiato bersaglio degli attacchi in questione. Ciò che più conta, peraltro, è che i medesimi attacchi hanno dato luogo a una situazione di altissima insicurezza e instabilità alla luce della quale non si può affermare che le autorità governative abbiano l’effettivo e pieno controllo dell’intero paese, vieppiù alla luce del recentissimo colpo di Stato militare, avvenuto nell’agosto del 2020“.
Rispetto alla violenza indiscriminata in tutto il Paese, specifica: “Sicchè, data l’estensione del conflitto come sopra delineato, non possono essere escluse singole zone o città geograficamente collocate all’interno della zona di conflitto in considerazione del fatto che i confini del conflitto non sono ben definiti e che un eventuale rimpatrio sarebbe addirittura difficile se non impossibile dovendosi considerare, per quanto sopra esposto, la stessa capitale come zona di conflitto“.

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Tribunale di Brescia, decreto del 21 gennaio 2021