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Mali – Protezione sussidiaria per l’esistenza nel paese di una situazione di violenza indiscriminata a ragione della conclamata presenza di gruppi terroristici e di scontri interni

Tribunale di Palermo, ordinanza del 28 gennaio 2019

Il Giudice mediante tale ordinanza ha evidenazito che, ad oggi, il processo di stabilizzazione del Mali risulta ancora lontano.
Si registrano nel Paese, infatti, attentanti ad opera di gruppi terroristici, nonché scontri fra i combattenti Tuareg e le forze governative.
Per tale ragione, il Giudice ha ritenuto sussistere i requisiti per il riconoscimento, in capo al ricorrente proveniente da tale Paese, della protezione sussidiaria ex art. 14, lettera c), D.lgs 251/07, poichè ha riconosciuto “l’esistenza nello Stato di provenienza del ricorrente di una situazione di violenza indiscriminata derivante dal conflitto armato interno o internazionale che possa mettere a repentaglio la sua vita o incolumità personale“.

Secondo le principali fonti internazionali “la situazione di conflitto non solo non è cessata, ma al contrario si è sviluppata con modalità particolarmente violente minacciando “la stabilità della popolazione oltre che la pace la sicurezza dell’intera regione”, nel mentre tortura e maltrattamenti sono abitualmente praticati anche dai servizi di sicurezza dell’intero paese ove si assiste a gravi e ripetute violazioni dei diritti umani”.

Al riguardo, sono state anche richiamate le recenti ordinanze del Tribunale di Palermo (22.11.2018) e di altri Tribunali italiani e, fra le tante, la Sentenza emessa dalla Corte di Appello di Palermo (n. 682 del 10 aprile 2017), su un caso analogo, che in accoglimento del reclamo avverso il provvedimento emesso dal Tribunale, ha ritenuto che ancora oggi il processo di stabilizzazione intrapreso dall’ONU è ancora lontano da una conclusione positiva e che persistono nel Mali situazioni diffuse di violenza indiscriminata tali da poter riconoscere la protezione sussidiaria.

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Tribunale di Palermo, ordinanza del 28 gennaio 2019