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Marocco: espulsi da el ‘Ayun testimoni sparatoria che uccise 2 migranti

Roma, 6 agosto 2007 – E’ partito il 5 agosto alle 14:00 da el ‘Ayun, Sahara occidentale, l’ultimo autobus della compagnia Ctm diretto alla frontiera algerina, duemila chilometri più nord. A bordo 58 cittadini sub-sahariani, arrestati lungo le coste del Sahara occidentale, sulle rotte per le Canarie, dalle forze dell’ordine marocchine, che presidiano il litorale con una postazione ogni chilometro.
L’autobus è diretto a Oujda. A bordo ci sono anche i superstiti della sparatoria della notte tra il 30 e il 31 luglio, quando agenti delle forze dell’ordine marocchine avevano aperto il fuoco su un gruppo di 37 uomini che tentavano di imbarcarsi verso l’arcipelago spagnolo. Sotto gli spari sono morti due giovani senegalesi. Mentre altri due sono stati feriti e sono attualmente ricoverati all’ospedale di el ‘Ayun. Si perdono così le tracce dei testimoni del duplice omicidio commesso dalle forze marocchine e sul quale, immaginiamo, non sarà aperta nessuna inchiesta.

Intanto nel centro di detenzione della città, ci informano da el ‘Ayun, sono ancora detenuti 113 migranti, tra cui 7 donne e 5 bambini, in preoccupanti situazioni fisiche e psichiche. Sono tutti sub-sahariani e saranno espulsi anche loro nelle prossime ore.