Progetto Melting Pot Europa
Per la promozione dei diritti di cittadinanza

redazione@meltingpot.org

Dona ora!
English | Français | Español

#Lesvoscalling

Una campagna solidale per la libertà di movimento

SANS-PAPIERS

Home sans-papiers

Normativa

Archivio e guida legislativa
Guida legislativa
Testo Unico Immigrazione
Regolamento di attuazione
Normativa italiana
Normativa europea
Giurisprudenza italiana
Giurisprudenza europea
Accordi e trattati internazionali

Schede pratiche

Consulta le schede

DIRITTI DI CITTADINANZA

Home cittadinanza
Notizie, approfondimenti, interviste e appelli
Approfondimenti
Comunicati stampa e appelli
Incontri informativi e formativi
Interviste
Notizie
Rapporti e dossier
Reportage e inchieste
Tesi di laurea, ricerche e studi
Traduzioni
Video
Immagini
Audio

Rubriche

Spazi di significati
Speciale Sanatoria 2020
Leggi Salvini
Campagna Lesvos calling
Around Europe
Questione asilo
Speciale CPR - CIE
A proposito di Accoglienza
Confini e frontiere
Il punto di vista dell’operatore
In mare
Papers
Speciale Hotspot
Un mondo, molti mondi
Radio Melting Pot
Voci dal Sud
Migrarte
Archivio delle Rubriche

Ricerca

Argomenti sans-papiers
Argomenti cittadinanze
Tag geografiche

Chi siamo

Il progetto
Sostienici
Assegnaci il tuo 5‰
Servizi
Formazione Melting Pot
Aiutaci a tradurre
Autori e traduttori
Avvocati
Collabora
Seguici
Contatti

Tweet di @MeltingPotEU
Home » Cittadinanze » Notizie, approfondimenti, interviste e appelli
Versione per la stampa
Rubrica: In mare

Mediterranea salva 54 persone: rimbalzo di responsabilità tra Italia e Malta

Il veliero Alex in stato di necessità forza il blocco e approda a Lampedusa

Fai una donazione al Progetto Melting Pot!

- Leggi il comunicato e la ricostruzione di Mediterranea: https://bit.ly/2JtTnmd

- Aggiornamento 6 luglio ore 15.30: "Di fronte a l’intollerabile situazione igienico-sanitaria a bordo, ALEX ha dichiarato lo "stato di necessità" e si sta dirigendo verso il porto di Lampedusa unico possibile porto sicuro di sbarco", scrive Mediterranea.
La Alex attracca al molo poco dopo le 17.

di Redazione

5 luglio - Il veliero "Alex" di Mediterranea Saving Humans si trova in queste ore bloccato a 12 miglia da Lampedusa e oltre 100 da Malta. Pur accettando che i 54 naufraghi salvati ieri siano trasferiti a Malta è ancora in attesa di una nave maltese o italiana per compiere il trasbordo. L’equipaggio di Mediterranea si sente beffato, e contrariamente a quello che era stato riferito Malta non sta intervenendo. L’imbarcazione a vela non è la mare Ionio - ancora sotto sequestro probatorio - e non è attrezzata per avere a bordo 65 persone. L’acqua scarseggia e la linea di galleggiamento è molto bassa, impensabile fare una traversata di così tante miglia senza mettere a rischio le persone. Occorre fare pressione perché sia garantito il trasferimento in sicurezza verso La Valletta o l’entrata nel porto di Lampedusa. Nel mentre scriviamo, dopo la visita sulla Alex dei medici SMOM, è in corso l’evacuazione a bordo di una motovedetta della Guardia costiera italiana delle prime 13 persone considerate più vulnerabili (bambini, donne) e delle loro intere famiglie.

L’accordo con Malta, si legge su Repubblica, prevederebbe (usiamo il condizionale) che il governo maltese accolga i 54 migranti della Alex, e in cambio «l’Italia prenderà 55 migranti da Malta (...) questo accordo non pregiudica la situazione in cui questa operazione ha avuto luogo e in cui Malta non ha alcuna responsabilità legale, ma fa parte di un’iniziativa che promuove uno spirito europeo di cooperazione e buona volontà tra Malta e l’Italia». Una cooperazione, con tutta evidenza, finta e che non si sta preoccupando realmente della sorte delle persone tratte in salvo.

Oscar Camps, fondatore della ong Open Arms, spiega che la sua imbarcazione si era offerta di prendere in carico i migranti e di portarli a Malta, ma il governo maltese ha rifiutato la proposta per motivi politici. E la Spagna del socialista Sanchez tace.

Abbiamo prestato assistenza medica alle persone a bordo #Alex, abbiamo offerto la nostra imbarcazione per accompagnarle a Malta. Malta ci ha risposto che il porto per noi è chiuso per motivi politici. La Spagna tace. Chi è rimasto a difendere il diritto del mare e la vita? pic.twitter.com/qqzfnmRgkJ

— Open Arms IT (@openarms_it) 5 luglio 2019

Alex interviene prima della cd. guardia costiera libica

L’intervento di salvataggio di Mediterranea è avvenuto ieri pomeriggio, poco prima la missione di monitoraggio aveva avvistato un altro gommone affondato non segnalato dalle autorità e senza alcuna traccia di sopravvissuti.

Nel corso del pattugliamento trovato relitto di un gommone

Quasi sicuramente un naufragio "fantasma". Quanti morti non lo sapremo mai. "Rubber boat" semiaffondato con tanto di motore. No indicazione rescue completato.

Nel silenzio, l'umanità muore. Senza testimoni. pic.twitter.com/PRiWcLKN5z

— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) 4 luglio 2019

Dopo l’avvistamento in zona SAR libica del gommone carico di uomini, donne e bambini piccoli, il Centro di coordinamento del soccorso marittimo di Roma (Mrcc) ha ordinato all’equipaggio di non intervenire e di lasciare la zona in attesa dell’intervento della motovedetta libica. Assurdo che anche questa volta la Capitaneria di Porto abbia sostenuto che Tripoli sia un porto sicuro. Nonostante la guerra civile, gli appelli, le testimonianze, le proteste, i rapporti dell’ONU, il caso Sea Watch, l’autorità costiera appare sempre più soggiogata dal governo.

Tutti i 54 naufraghi sono stati salvati e si trovano adesso a bordo di ALEX #Mediterranea. Tra loro 11 donne (tre incinte) e 4 bambini. Motovedetta libica arrivata tardi, prima intima l'alt, poi si allontana dalla scena.

— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) 4 luglio 2019

Non si è nemmeno fatta attendere la scontata risposta di Salvini che ha dapprima riproposto la litania di Libia e Tunisia come porti sicuri e successivamente ha emesso un decreto congiunto con i Ministri di Difesa e Trasporti per vietare l’ingresso nelle acque territoriali italiane. Evidentemente il governo, tra un tweet e un pranzo, non è ancora stato in grado di leggere l’ordinanza della GIP di Agrigento.

AGGIORNAMENTO

Alle 4 di stamattina la nave ALEX di #Mediterranea è arrivata al limite delle acque territoriali italiane, a 12 miglia da Lampedusa, ma un Decreto dei Ministri di Interno, Difesa e Trasporti ci vieta l'ingresso.

Prosegue sotto:

— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) 5 luglio 2019

Al di là di tutta la propaganda filosalviniana che in queste ore circolerà sui social network, nei media mainstream e nelle dichiarazioni dell’establishment politico, la "battaglia" nel Mediterraneo si è quanto mai riaperta grazie al coraggio di disobbedire verso decreti e direttive ingiuste.
Nessuno in questo momento può tirarsi indietro, ognuno nel suo ruolo può e deve fare la sua parte sia per sostenere chi agisce nel Mediterraneo e sia per contrastare via terra l’applicazione del decreto sicurezza bis.

Vedi anche

  • Forum #indivisibili e solidali: report dell’assemblea del 30 giugno 2019
  • DossierLibia lancia un appello perché vengano aperti immediatamente dei corridoi umanitari
  • Necessità di Stato vs stato di necessità. Cronistoria e aspetti giuridici della vicenda Sea Watch 3
  • La comandante di Sea Watch Carola Rackete è libera. Il GIP di Agrigento non convalida l’arresto: ha agito rispettando gli obblighi del soccorso in mare
  • I confini come campi di tensione
  • Sos Mediterranee e MSF tornano in mare con la Ocean Viking, mentre la situazione in Libia peggiora e l’Europa resta indifferente
  • Diritti Umani alla deriva: un racconto di Open Arms
[ 5 luglio 2019 ]
Sostieni il Progetto Melting Pot Europa!
Dona almeno 1€ - Inserisci l'importo:
Foto FB Mediterranea

TAG

ARGOMENTI:
Accordo Italia - Libia, Approdi, Mediterraneo centrale, Migrazioni, Operazioni SAR
GEOTAG:
Italia

Chi siamo

  • Il progetto
  • Sostienici
  • Assegnaci il tuo 5‰
  • Servizi
  • Formazione Melting Pot
  • Aiutaci a tradurre
  • Autori e traduttori
  • Avvocati
  • Collabora
  • Seguici
  • Contatti

Sans papier

Normativa

  • Archivio e guida legislativa
  • Guida legislativa
  • Testo Unico Immigrazione
  • Normativa italiana
  • Normativa europea
  • Giurisprudenza italiana
  • Giurisprudenza europea
  • Accordi e trattati internazionali

Schede pratiche

Cittadinanze

  • Notizie, approfondimenti, interviste e appelli
  • Around Europe
  • Approfondimenti
  • Comunicati stampa e appelli
  • Incontri informativi e formativi
  • Interviste
  • Notizie
  • Rapporti e dossier
  • Reportage e inchieste
  • Tesi di laurea, ricerche e studi
  • Traduzioni
  • Video
  • Immagini
  • Audio

Rubriche

  • Speciale Sanatoria 2020
  • Leggi Salvini
  • Campagna Lesvos calling
  • Around Europe
  • Questione asilo
  • Speciale CPR - CIE
  • A proposito di Accoglienza
  • Confini e frontiere
  • Il punto di vista dell’operatore
  • In mare
  • Papers
  • Speciale Hotspot
  • Un mondo, molti mondi
  • Radio Melting Pot
  • Voci dal Sud
  • Migrarte
  • Archivio delle Rubriche

Ricerca

  • Argomenti sans papiers
  • Argomenti cittadinanza
  • Tag geografiche

Social

facebook

twitter

telegram

youtube

rss

TELE RADIO CITY s.c.s.

Onlus
P.I. 00994500288
Iscr. Albo Soc. Coop.
n. A121522

CREDITS

web design HCE s.r.l.

2003-2021
creative commons

Cookies
Privacy Policy