Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza
/

Pubblicato nel 2003 per Editori Riuniti

“Mi chiamo Alí…” di Massimiliano Melilli

Identità e integrazione: inchiesta sull’immigrazione in Italia

In Italia vivono 1.678.000 immigrati. Quasi 1.400.000 sono regolari, hanno un lavoro e contribuiscono alla crescita collettiva del nostro paese. Ma cosa sappiamo di loro, della loro intimità, dei loro sogni? Come vivono nel nostro paese? Come e dove si integrano e come sopportano l’intolleranza e la xenofobia? Oggi nel mondo vivono trenta milioni di italiani. Possiamo avere paura dell’immigrazione proprio noi italiani? Mi chiamo Alí… non ama i pregiudizi e le mezze verità.

È un’inchiesta vecchio stile, in presa diretta: si legge come un racconto per immagini. Dal Girasole di Nettuno, un circolo per studenti stranieri assalito da coetanei armati di spranghe, alla questione Rom e all’olocausto senza fine degli zingari, al naufragio dei nuovi schiavi nel Mediterraneo fino alla linea dura del Governo e alla questione delle badanti, angeli custodi della terza età. Ma ancora e soprattutto dagli imprenditori maghrebini del Nordest al caso Altivole, nel Trevigiano, una piccola Cina in Veneto fino all’Esquilino e a Prato, province cinesi d’Italia. I protagonisti delle mille storie di questo libro rappresentano una denuncia senza mezzi termini dei luoghi comuni e delle facili equazioni che riguardano il fenomeno dell’immigrazione.

Collana Primo Piano

Pagine 264

Prezzo €14

Anno 2003