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MigrArt “L’arte come incontro”. Capitolo 2: Mali, Senegal

Un nuovo viaggio in Africa Occidentale

Tommaso Sandri, artista visivo ed operatore sociale friulano appartenente al collettivo di artisti Menti Libere, ha deciso di iniziare un nuovo capitolo di quell’esperienza che tra 2015 e 2016 l’ha visto protagonista del viaggio a ritroso sulla rotta balcanica MigrArt, dal Friuli al confine turco-siriano, insieme ai compagni Alessandro Sandri e Paolo Tavani.

Un viaggio durato tre mesi e che ha visto la raccolta di disegni dei migranti incontrati, perlopiù bambini, all’interno di un rotolo di trenta metri di carta che ha funto da fonte di sollievo temporaneo per coloro che disegnavano e da mezzo di comunicazione diretta ed egalitaria per i tre viaggiatori.

Al loro ritorno il rotolo, vero tesoro documentaristico dell’esperienza di viaggio, ha girato tra festival, scuole e teatri all’interno di una mostra-evento e di una performance multimediale mirante a svelare i lati più intimi celati all’interno di ogni epopea migratoria.

Negli anni successivi Tommaso Sandri ha continuato a lavorare con il metodo del rotolo in molte zone europee interessate dal fenomeno migratorio a Calais, Lampedusa e Bosnia e Erzegovina partecipando, nell’ultimo citato Paese, alle missioni de La Carovana Artistica di Udine.

A distanza di quattro anni ha scelto di intraprendere una nuova avventura in direzione Africa Occidentale e nello specifico, come prima meta, il Mali.

Il Mali, da anni sconvolto da un conflitto interno con i francesi e i caschi blu in mezzo, si trova in una fase di transizione verso una pace complicata ed una situazione socioeconomica in cerca di crescita.
Nel primo periodo l’artista sarà impegnato, con il supporto dell’Associazione Briciole, all’interno di una scuola di un quartiere difficile di Bamako e di un campo di sfollati provenienti da una delle regioni turbolente del Paese, Mopti, con alcuni progetti di arte partecipata tra laboratori creativi e decorazione murale.
Conclusisi i progetti Tommaso darà il via ad un’iniziativa parallela a cui ha già iniziato a lavorare e che prende il nome di Piccione Viaggiatore.

Nei mesi precedenti l’artista ha infatti chiesto a ragazzi e ragazze provenienti da Senegal e Mali, di prima o seconda generazione, che per varie ragioni non tornano nei luoghi originari da anni, di consegnargli dei regali da far recapitare ai propri familiari nelle loro terre.
Gli oggetti che Tommaso sta raccogliendo, documentando di volta in volta la consegna e le espressioni dei destinatari, creeranno automaticamente il suo itinerario di viaggio catapultandolo in una serie di situazioni spontanee ed in un circolo virtuoso di scambi di oggetti e storie.
Sarà infatti molto probabile che i mittenti vorranno a loro volta consegnare al piccione viaggiatore un presente da far recapitare al proprio parente in Italia.

Un altro prezioso elemento documentaristico sarà l’oramai consolidato rotolo di carta di trenta metri su cui l’artista raccoglierà disegni delle persone incontrate lungo il suo viaggio come già precedentemente fatto nelle sue passate missioni artistiche.

L’artista cercherà inoltre di mantenere lungo i tre mesi di viaggio un contatto diretto con la sua terra natia gestendo un canale YouTube ed una pagina Instagram dedicata al viaggio ed ai contenuti, fotografici e video, che raccoglierà durante l’esperienza.