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da www.unita.it del 3 luglio 2006

Migranti, due morti alla frontiera dell’enclave spagnola di Melilla

Ancora sangue a Melilla, l’enclave spagnola in Marocco periodicamente presa d’assalto dai migranti dell’area sub-sahariana. Lunedì due uomini sono morti mentre tentavano di scavalcare la recinzione che divide il territorio marocchino dall’enclave spagnola alta sei metri. I feriti gravi sarebbero invece 8. Erano in totale circa una sessantina i migranti che avevano dato l’assalto alla frontiera.

Quello del tre luglio è il primo assalto dopo quello dell’autunno scorso in cui furono uccisi sei migranti dalle forze dell’ordine marocchine mentre cercavano di entrare nell’enclave. E in tutto nel 2005 il bilancio delle vittime lungo il confine di Melilla e Ceuta, seconda enclave spagnola in Africa del nord è di 14 persone.

Quella dell’encalve spagnola sembra continuare a rappresentare ancora la via privilegiata dai migranti sub sahariani che arrivano sulla costa con la speranza di raggiungere l’Europa e di sfuggire alla fame e alle guerre che affliggono il continente africano. L’unica altra via di salvezza per loro sarebbe quella marittima ma è anche quella più pericolosa considerando le condizione disumane in cui i migranti sono costretti ad affrontare la navigazione. Purtroppo la via di scampo attraverso le reti di Melilla non risparmia loro la vita, soprattutto da quando, dopo gli ultimi avvenimenti dell’autunno scorso, il governo spagnolo ha rinforzato la rete di confine alla frontiera.