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Milano – Sabato 16 aprile tutti davanti al CPT

Comitato di appoggio alla lotta dei detenuti di Corelli

Vedi anche “Milano, CPT via Corelli – Gli immigrati in sciopero della fame”

Un taglio netto, che attraversa il braccio. L’ambulanza che arriva dopo 40 minuti e i medici del San Raffaelle che prestano finalmente i primi soccorsi a una persona ormai svenuta e che rischiava di morire. Salam, quella notte, era al Centro di detenzione di via Corelli, un carcere speciale per immigrati dove sono negati tutti i diritti e si subiscono continui soprusi e vessazioni, come denunciano ora, da più di una settimana, i suoi compagni di detenzione, in sciopero della fame per rivendicare la libertà di tutti, perché essere immigrato non è reato. Fuori, le associazioni che in questi anni si sono battute per la chiusura di via Corelli e di tutti i centri di permanenza in Italia, hanno dato vita a un Comitato di appoggio alla lotta dei detenuti di Corelli e seguono quello che succede nel Centro. Ma la prefettura e la questura di Milano stanno procedendo alle espulsioni di tutti gli immigrati che riescono ad avere qualche contatto con l’esterno per far sentire le loro rivendicazioni. Anche Salam, da ieri sera, si trova nuovamente in Tunisia, nonostante quella ferita e il fatto che la sua testimonianza fosse indispensabile per ricostruire ciò che era successo quella notte all’interno del centro: perquisizioni violente della polizia entrata nelle camerate in tenuta antisommossa, foto di famiglia calpestate, un corano strappato. Evidentemente, si vuole insabbiare tutto, le responsabilità della polizia, così come quelle della Croce rossa gestore del Centro.

Per questo, il Comitato di appoggio alla lotta dei detenuti di Corelli annuncia un presidio davanti al Centro per sabato 16 aprile alle ore 16, per fare in modo che la stampa possa finalmente varcare i muri di un luogo di non diritto gestito in un’assoluta segretezza, accompagnata da una delegazione del comitato.