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da Programma Integra del 21 aprile 2008

Milano: ammessi negli asili i figli degli immigrati irregolari

Il 17 aprile il Comune di Milano ha rinunciato alla causa contro l’inserimento di bambini stranieri, figli di irregolari, nelle scuole d’infanzia cittadine. Il settore servizi all’Infanzia dell’amministrazione meneghina ha così approvato la “determina” che stabilisce le nuove graduatorie per le iscrizioni scolastiche, inserendo anche la bambina marocchina, al centro delle polemiche degli scorsi mesi.

Con la rinuncia alla causa da parte del Comune di Milano, lo scorso giovedì, si chiude la lunga vicenda giudiziaria sull’accesso dei figli dei cittadini stranieri irregolari agli asili pubblici. Così la Ia sezione del Tribunale civile del capoluogo lombardo, presieduta dal giudice Ezio Siniscalchi, appreso dell’accordo tra l’Avvocatura del Comune e gli avvocati difensori della bambina immigrata circa la rinuncia a impugnare l’ordinanza emessa dal giudice Marangoni, ha disposto il “non luogo a provvedere” dopo aver preso atto, che era “cessata la materia del contendere”.
Il principio della “dimora abituale” stabilito dal Tribunale civile con l’ordinanza d’urgenza disposta dal giudice Marangoni e recepito con il provvedimento dell’amministrazione comunale, permetterà quindi ai bambini con genitori irregolari di essere iscritti nella scuole dell’infanzia milanesi.

La vicenda giudiziaria. Nel dicembre 2007 il Comune di Milano ha emesso una circolare che precludeva l’accesso dei figli dei clandestini alle scuole per l’infanzia. La vicenda si è aperta quando il provvedimento è stato impugnato da una donna marocchina che si era vista rifiutare l’iscrizione all’asilo della figlia. Il ricorso è stato accolto dal Tribunale civile di Milano che nel provvedimento di urgenza disposto dal giudice Marangoni ha stabilito che “i minori extracomunitari privi di residenza anagrafica hanno la possibilità di essere iscritti alle scuole dell’infanzia del Comune di Milano, purché abbiano in concreto la propria dimora abituale nell’ambito del territorio comunale”.

La bimba di origine marocchina è stata finalmente inserita nelle liste di iscrizione all’asilo e si trova al tredicesimo posto.
Rimangono esclusi dalle graduatorie i bambini extracomunitari le cui famiglie non hanno ancora dimostrato di vivere abitualmente a Milano; a tale riguardo, l’amministrazione comunale ha reso noto di aver provveduto “a richiedere, con raccomandata, la dimostrazione di tale circostanza ai fini dell’eventuale inserimento nelle graduatorie definitive”.

Non si è fatta attendere una replica del Comune che non esclude un ricorso alla decisione del Tribunale civile. “Sul piano politico – si legge in una nota dell’Assessorato comunale alle Politiche sociali – riaffermiamo il rispetto della legalità e la contrarietà alla clandestinità: occorrono norme chiare e ben definite che regolino diritti e doveri ed è per questo che valuteremo la possibilità di altre azioni giudiziarie”.