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da La Gazzetta di Modena del 14 dicembre 2006

Modena – Cpt, imbarazzo sulla nuova gestione

Un silenzio eloquente quello tenuto ufficialmente da tutti i diretti interessati al caso. Nessuno si vuole sbilanciare prima dell’ufficializzazione formale della notizia che la gestione del Centro sarebbe passata in mano alla Cooperativa Albatros di Caltanissetta. Un’atmosfera di tangibile imbarazzo aleggia sulla vicenda, dovuta alla sorpresa che a prendere in mano la “patata bollente” del Cpt, che già ha fatto tanto discutere, sarà addirittura una Cooperativa fuori zona e “alquanto chiacchierata”.
Silenzio quindi sul passaggio di consegne che dovrà avvenire, a fine anno, per la gestione del Cpt, dalle mani della Misericordia a quelle della Cooperativa Albatros. E’ proprio quest’ultima ad essersi aggiudicata 2 giorni fa, per pochissimi centesimi, la gestione completa del Cpt modenese.

Il bando di gara, riformulato dalla Prefettura dopo un primo tentativo fallito per limiti di appalto troppo restrittivi, sarebbe stato impostato questa volta su offerte libere di gestione (diversamente da come riportato ieri) e sia Albatros che la Misericordia avrebbero proposto una cifra pro capite vicina ai 75 euro. L’assegnazione si sarebbe giocata, quindi, soltanto sul filo di pochi centesimi – sembra siano 47 in meno quelli peoposti dalla Cooperativa – e proprio qui potrebbe incentrarsi, nei prossimi giorni, il nodo della discordia. La gara di appalto, di provenienza ministeriale identica per tutti i Centri di Permanenza italiani, infatti, non si sarebbe dovuta basare soltanto su criteri economici, ma anche su valutazioni di affidabilità e continuità dei servizi. Almeno queste erano state le ipotesi politiche più volte sostenute dall’amministrazione locale e ribadite, recentemente, anche dalla stessa Prefettura: «Il Cpt è un servizio delicato, l’affidamento della sua gestione non si può basare soltanto su criteri economici e i fattori che entreranno in gioco nella valutazione del futuro gestore saranno molti».

Le ipotesi, quindi, su cosa abbia giocato a favore dell’assegnazione del Centro ad una cooperativa “d’oltremare” potrebbero essere diverse. E tra queste s’insinuerebbe anche quella di una valutazione non positiva sull’operato della Misericordia locale, da parte degli assegnatari del servizio. Senza entrare nel merito, e non ancora ufficialmente aggiornato sul caso, Daniele Giovanardi, governatore della Misericordia, ha inviato, ieri, una nota alla Prefettura e al sindaco, ricordando, in primis, il problema dei dipendenti: «Apprendo dalla Gazzettache dal 1 gennaio il Cpta non sarà più gestito dalle Misericordie ma da una cooperativa. Mi preme sottolineare che la Misericordia – scrive Giovanardi – non ha le risorse economiche per pagare i numerosi dipendenti assunti a tempo indeterminato se non fino al 31 dicembre 2006. E lo stesso discorso vale per i rapporti di convenzione con il Policlinico e il Css».
Anche il presidente del Centro di Solidarietà Sociale – che all’interno del Cpt gestisce i servizi alla persona – mette le mani avanti: «Non siamo ancora stati chiamati ufficialmente ad un confronto – dichiara – ma, come già preannunciato, ci riserveremo di valutare il proseguimento del nostro rapporto di collaborazione nei servizi del Centro a seconda di quelle che saranno le caratteristiche e le proposte del nuovo ente gestore».

Tornando alle prese di posizione ufficiali, nessun commento – ieri – non solo dalla prefettura, ma anche dalla questura. I dirigenti di quest’ultima non hanno nascosto una certa sorpresa per la conclusione della gara d’appalto. Non tanto per la sua regolarità, quanto piuttosto per il fatto che a carico di Albatros esistono una serie di atti della procura di Caltanissetta, ma soprattutto del ministero degli interni al Viminale. Per quanto riguarda eventuali e non improbabili mosse giudiziarie fino a questo momento non se ne registrano, anche se dal terzo piano di Palazzo di Giustizia non è stato nascosto che qualora vi sia qualcuno interessato direttamente (l’altra concorrente all’appalto) o indirettamente (la questura e la prefettura stessa) alla vicenda, un eventuale “lamentela” non sarebbe archiviata a priori.(14 dicembre 2006)Torna indietro