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da La Gazzetta di Modena del 15 gennaio 2007

Modena – Cpt: un mistero i progetti sociali

Il Css ha lasciato, Albatros non parla, la prefettura non verifica Il passaggio di consegne del Cpt modenese da Misericordia ad Albatros sarà anche “chiavi in mano” come ha dichiarato il sindaco Pighi in consiglio comunale, ma chi si occupava dei progetti sociali all’interno della struttura ora non c’è più. Hanno scelto di non rinnovare la collaborazione, infatti, i responsabili del Consorzio di Solidarietà Sociale dal momento in cui la gestione del Centro è stata acquisita dalla Cooperativa Albatros.

«Non abbiamo pregiudizi verso l’Albatros – ha precisato Vittorio Saltini responsabile del Ccs – che, tra l’altro ha integrato tutti i lavoratori, compresi quelli con difficoltà da noi segnalati, ma di fatto è una Cooperativa che noi non conosciamo e con la quale non abbiamo avuto contatti sufficienti per decidere di continuare la collaborazione». Alla base della scelta del Consorzio però ci sarebbe anche la percezione di una scarsa compatibilità di vedute con la nuova Cooperativa, proprio sulle modalità con le quali portare avanti i progetti sociali.

Quella dell’Albatros infatti sarebbe una visione più ”chiusa” ed aderente ai dettami generali del decreto ministeriale che prevedono una gestione interna di quasi tutte le attività. «Il nostro punto di vista – continua Saltini – è sempre stato quello di legare il più possibile i progetti sociali al territorio e su questo i punti di vista con l’Albatros sembrano divergere». Un esempio su tutti: la figura dell’assistente sociale, che il Consorzio aveva ottenuto dalla Prefettura potesse essere una delle operatrici dei servizi sociali del Comune, con la nuova gestione sarà sostituita con una dipendente della Cooperativa Albatros slegando, di fatto, il Centro da un coordinamento (ed un controllo) territoriale.

La prefettura di Modena si dichiara invece pienamente soddifatta del passaggio di consegne tra Misericordia e Albatros e in merito ai progetti sociali, ora vacanti, Ventura dichiara: «Non sappiamo chi se ne occupa, è una domanda che dovete rivolgere ai dirigenti dell’Albatros, noi non entriamo nel merito ma guardiamo solo al risultato». Porre la domanda ai responsabili Albatros, però, sembra davvero impossibile, dato che gli stessi risultano dopo svariati tentativi di contatto, introvabili: «Siamo molto gettonati ultimamente – ci fa sapere Rosi Lo Maglio dell’amministrazione Albatros – e i dirigenti sono davvero impegnatissimi».

Al di là del passaggio di consegna, comunque, il Cpt continua a far discutere i politici locali per le questioni di principio. «Nel Centro devono rimanere solo coloro che rappresentano un pericolo per la nostra società» aveva dichiato il sindaco in risposta ad un’interrogazione di Modena a Colori e le reazioni sono state immediate: «E’ una boutade paradossale e clamorosa – ha dichiarato Aimi – le parole del sindaco vanno contro l’operato delle forze dell’ordine» mentre Manfredini, Lega Nord, ha fatto sapere: «Ritengo un’affermazione grave quella del sindaco, che va contro la legge Bossi Fini e anche contro la legge precedente Turco Napolitano. Le funzioni del Centro non sono assimilabili a quelle del carcere e non devono essere confuse».