Un centinaio di manifestanti, una cinquantina fra poliziotti e carabinieri, i numeri della Prima giornata europea di “Lotta per la libertà, la dignità e i diritti dei migranti” a Caltanissetta, indetta dal Forum sociale di Parigi. Un appuntamento regionale, quello di ieri mattina, dinanzi il Centro di permanenza temporanea di Pian del lago, con la partecipazione di alcune decine di aderenti da Palermo e Messina, oltre a quelli del Forum nisseno per la pace, di Rifondazione comunista e della Cgil.
Un presidio senza eccessi, un messaggio forte, lanciato anche da alcuni extracomunitari con le “carte” in regola: “Chiudiamo i centri detenzione dentro e fuori l’Unione”. Una proposta senza se e senza ma: “Regolarizziamo tutti i migranti in Europa”. Un obiettivo chiaro: “Riconosciamo il diritto d’asilo”. Rivendicazioni sostenute con un coro quasi a bassa voce: “La nostra storia ce l’ha insegnato, emigrare non è peccato”.
“In questi centri va tutelato il diritto di difesa, ma soprattutto quello d’asilo”, dice Fulvio Vassallo Paleologo, docente universitario, esponente dell’associazione Studi giuridici sull’immigrazione. Gli fa eco Carlo Cartocci, responsabile nazionale “Immigrazione” di Rifondazione comunista, aggiungendo che “il centro di Pian del lago è incostituzionale, come gli altri Cpt. La detenzione amministrativa non è prevista dalle nostre leggi, ecco i primi, buoni, motivi per chiuderli. La Corte costituzionale sta già affrontando il problema”.
Compatti, gli aderenti alla protesta hanno chiesto “che sia consentito a chi entra o chi è già in Italia di ottenere regolare permesso di soggiorno indipendentemente dalla propria condizione lavorativa: nessuno dev’essere più clandestino!”. E ancora: “Il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno di attesa occupazione a tutte le lavoratrici e i lavoratori migranti truffati dai datori di lavoro con le pratiche di regolarizzazione”. C’è stato qualche momento di tensione, quando i manifestanti volevano entrare nel centro profughi, ma poi la situazione è tornata alla normalità.
Dopo il “sit in” a Pian del lago, un massiccio volantinaggio nella vicina zona del mercato settimanale, poi un presidio in prefettura e un’assemblea cittadina a Palazzo del Carmine. E c’erano anche quattro ragazzi somali ospitati nel Centro accoglienza di Pian del Lago, ieri pomeriggio a Palazzo del Carmine. Il sindaco di Caltanissetta Salvatore Messana ha infatti ricevuto i manifestanti in aula consiliare per un momento di confronto sul tema dell’immigrazione. I quattro somali – secondo quanto hanno dichiarato in inglese ai manifestanti – vivono al Centro in attesa che gli venga concesso l’asilo politico. Vorrebbero andare altrove e trovare un lavoro ma per il momento non dispongono di risorse proprie. «Lunedì mattina ci occuperemo del loro caso con i servizi sociali» ha dichiarato il sindaco Messana, che ha sottolineato come Caltanissetta sia una città ospitale. «Occorre trasformare i centri di permanenza temporanea e assistenza – ha poi continuato – in luoghi dove si possa entrare ed uscire liberamente, all’insegna di rispetto, accoglienza e integrazione».
Nicola Digiugno
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