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Nigeria. L’accoglimento parziale del ricorso si è fondato sul percorso integrativo del ricorrente

Tribunale di Catanzaro, ordinanza del 26 marzo 2017

L’accoglimento parziale del ricorso si è fondato sul percorso integrativo del ricorrente:
Va premesso al riguardo che i presupposti della protezione umanitaria possono essere individuati in situazioni soggettive del richiedente (ad esempio, gravi condizioni di salute incompatibili con il ritorno nel Paese d’origine, ovvero ancora la sussistenza di patologie non curabili nel proprio Paese) ovvero in situazioni generalizzate del Paese di origine non già di natura socio-politica (che integrano ipotesi di protezione sussidiaria) ma alimentare (ad esempio, situazioni di carestia o grave emergenza alimentare che rendano altamente probabile che il richiedente, tornato nel proprio Paese, muoia per fame) e/o sanitaria (ad esempio, la diffusione di epidemie non controllabili in un determinato Paese, cosicché la semplice permanenza del richiedente nel suo Paese determinerebbe, per lui, il rischio di contrarre la malattia) e/o ambientale (ad esempio, cataclismi naturali che abbiano sconvolto l’intero territorio statale e lasciato la popolazione senza abitazione e sostentamento alimentare)“.

Orbene, nel caso di specie il ricorrente ha allegato e dimostrato di avere avviato un valido processo di integrazione nel territorio dello Stato italiano, prestando la propria attività lavorativa come lavoratore domestico, per come da comunicazione all’INPS acquisita agli atti del giudizio, conseguentemente la domanda di concessione della protezione umanitaria appare fondata e in quanto tale deve essere accolta.

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Tribunale di Catanzaro ordinanza del 26 marzo 2017