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Nigeria – Status di rifugiato per essere stato vittima di atti persecutori in ragione del proprio orientamento sessuale

Corte d'Apello di Venezia, sentenza n. 1141 del 7 maggio 2018

Trattasi di una sentenza della Corte d’Appello di Venezia che riconosce lo status di rifugiato a un nigeriano, vittima in patria di atti persecutori per aver intrattenuto una relazione omosessuale.

Sentenza esemplare per come in modo circostanziato ed esauriente, pur nella sua concisione, individua puntualmente la normativa internazionale e nazionale applicabile e la giurisprudenza della Corte di Cassazione sul punto da condividere e per come riesamina la credibilità del racconto “alla luce dei criteri d’esame della domanda del richiedente asilo ex art. 3 co. 5 D. Lgs. 251/2007 e del peculiare atteggiarsi dell’onere probatorio per l’istante”. Merita rilievo anche il fatto che citando una sola fonte qualificata di informazione (E.A.S.O dal quale trae il report di Human Rights Watch e le indicazioni sul codice penale nigeriano) riesce a focalizzare una situazione “di violazione di diritti umani e atteggiamenti omofobici della società”.

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Corte d’Apello di Venezia, sentenza n. 1141 del 7 maggio 2018