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Nuove regole su Cpt, asilo e ricongiungimenti

Cinquecento militari nella zona del casertano, dieci nuovi centri accoglienza per immigrati, due nuovi decreti legislativi in materia di asilo e di ricongiungimenti familiari. Roberto Maroni, ministro dell’Interno, al termine del Consiglio dei ministri spiega ai giornalisti le numerose decisioni prese dal governo. Innanzitutto i 500 militari che saranno inviati per un maggior controllo del territorio nelle zone ad alto rischio di criminalita’ e il finanziamento di dieci nuovi centri per immigrati con i fondi relativi al 2008, 2009, 2010. “Nel 2007 – ha spiegato Maroni – da gennaio a fine settembre sono giunti in Italia 14.200 immigrati; nello stesso periodo del 2008 ne sono arrivati 23.600, con un aumento del 60%. Abbiamo quindi individuato le dieci regioni, che ne erano sprovviste, dove costruire i nuovi centri per gli immigrati”. Maroni ha spiegato inoltre che la Commissione europea ha dato il via libera a due decreti legislativi, quello per i richiedenti asilo e quello relativo ai ricongiungimenti familiari. Per quel che riguarda le richieste di asilo, nel 2007 ci sono state 14 mila domande e per questo e’ nata la necessita’ di mettere a punto delle procedure che evitino gli abusi. Oggi, se un clandestino arriva viene messo in un centro di accoglienza chiuso mentre i richiedenti asilo vanno in centri aperti e da dove possono fuggire. Quindi, quanti chiederanno asilo saranno destinati ad un luogo dove soggiornare, sotto la tutela di qualcuno che funga da garante. Per quanto riguarda i ricongiungimenti familiari, si dovra’ fare in modo che l”identita’ venga dimostrata in maniera inconfutabile e, se le autorita’ consolari di un Paese non riescono ad accertare la parentela con un immigrato residente in Italia si potra’ fare ricorso all’analisi del dna, analisi che sara’ a carico del richiedente