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da Ticino on line del 4 febbraio 2005

Olanda: esami di ingresso per immigrati, costo 350 euro

Amsterdam – L’Olanda è pronta ad introdurre esami a pagamento per gli immigrati che vogliono entrare nel paese e il governo dei Paesi Bassi chiederà il versamento anticipato di 350 euro a tutte le persone che proveranno a sostenere gli esami di lingua, cultura e valori olandesi, il cui superamento sarà indispensabile per poter avere la luce verde all’ingresso nel paese. La proposta di legge che regola l’ammissione ai test è stata presentata dall’esecutivo dell’Aja, e diventerà legge subito dopo l’approvazione del parlamento.

La proposta prevede che gli extracomunitari che presentano nel proprio paese di origine una domanda per emigrare in Olanda acquistino un kit per la preparazione degli esami (costo 45 euro) e paghino la somma di 350 euro ad ogni tentativo di superare le prove previste. Il kit contiene tutte le informazioni necessarie per affrontare i test, dei fac-simile dei formulari che saranno forniti ai candidati all’immigrazione al momento degli esami ed un video – disponibile nelle lingue dei tredici paesi da cui proviene il 94% delle domande di ingresso in Olanda – che presenta il paese e i suoi costumi e spiega le varie tappe della procedura di ammissione.

I candidati avranno a disposizione un numero illimitato di tentativi di superare i test, ma ad ogni nuova richiesta dovranno sborsare 350 euro, una somma tutto sommato abbordabile in base agli standard occidentali, ma che rischia di trasformarsi in una sorta di sbarramento finanziario per i cittadini di paesi poveri che chiedono di emigrare per fuggire da condizioni di miseria.

La questione è stata sollevata anche nel quotidiano briefing della Commissione europea a Bruxelles: “questo tema è di competenza degli Stati membri – ha precisato il portavoce del commissario europeo per la giustizia, libertà e sicurezza, Franco Frattini – anche se la Commissione sottolinea l’importanza di regole comuni e dello scambio di buone pratiche e di opinioni in materia”.

Il test di lingua si svolgerà al telefono e sarà gestito da un computer, che porrà le domande e registrerà le risposte. Per l’esame sulla cultura e sui valori dei Paesi Bassi, i candidati verranno invece esaminati nella sede delle ambasciate olandesi nei loro paesi. Il video – intitolato “In Olanda” – oltre a mostrare gli immancabili tulipani e mulini a vento, fornisce anche informazioni ritenute indispensabili, e descrive i Paesi Bassi come una “piccola nazione” di sedici milioni di abitanti, dove vive “una delle popolazioni più dense del mondo”, formata in parte da stranieri.
Il filmato non tralascia di citare i contrasti etnici che stanno attraversando il paese, sottolineando che “le proteste contro il numero di stranieri sono in aumento”. Video e kit a parte, non è prevista l’organizzazione di corsi per la preparazione degli esami, che è lasciata ai singoli candidati. “Abbiamo il diritto di aspettarci che le persone che desiderano vivere nei Paesi Bassi dimostrino il proprio impegno” ha chiarito il ministro olandese per l’immigrazione e l’integrazione, Rita Verdonk, presentando il progetto.

ATS