A seguito del ricorso presentato dai nostri legali presso il TAR del Lazio in data 13 agosto 2019, nel quale facevamo presente la violazione delle norme di Diritto Internazionale del mare in materia di soccorso presenti all’interno del Decreto Sicurezza Bis, lo stesso oggi risponde riconoscendo la suddetta violazione nonché la situazione di eccezionale gravità ed urgenza dovuta alla permanenza protratta in mare dei naufraghi a bordo della nostra nave, e dispone quindi la sospensione del divieto di ingresso in acque territoriali italiane per permettere il soccorso delle persone a bordo.
Siamo lieti di constatare come, ancora una volta, dopo il Tribunale per i Minori, anche il Tar abbia ritenuto di dover intervenire per tutelare la vita e la dignità delle persone e abbia riconosciuto le ragioni della nostra azione in mare ribadendo la non violabilità delle Convenzioni Internazionali e del Diritto del Mare 1.
Seguendo le indicazioni del Tar dunque, ci dirigiamo verso il porto sicuro più vicino in modo che i diritti delle 147 persone, da 13 giorni sul ponte della nostra nave, vengano garantiti.
#UPDATE#OpenArms in punto fonda in acque italiane con autorizzazione da parte delle autorità. Dopo la minaccia di un nuovo decreto, siamo finalmente al riparo. Non abbiamo permesso per entrare in porto.
Una lunga notte, ma alla fine ci avviciniamo.#unportosicurosubito pic.twitter.com/VxTcm4vZCw— Open Arms IT (@openarms_it) August 15, 2019
Hoy se acaba el día en que por primera vez vemos que el final de esta misión se acerca, que a pesar de los enormes obstáculos, pronto avistaremos tierra.
Hoy hemos ganado una batalla en favor de una humanidad que parecía desaparecida. La cordura prevalecerá.#PuertoSeguroYa pic.twitter.com/uDCrhgTXk4— Open Arms (@openarms_fund) August 14, 2019