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Ordinanza di Cittadella – Un parere dell’UNAR ne conferma il carattere discriminatorio

Il provvedimento rimae "foriero di molestie"

Continua a far discutere, giustamente, l’Ordinaza in materia di iscrizione anagrafica emanata dal Sindaco di Cittadella Massimo Bitonci.

Se la prima versione diffusa negli ultimi mesi del 2007, che fra le altre cose aveva prodotto ricorsi e richieste di annullamento, conteneva espliciti riferimenti discrimianti nei confronti dei cittadini comunitari che avessero voluto richiedere l’iscrizione al registro dell’anagrafe comunale di Cittadella, la seconda, emanata il 13 febbraio scorsoopportunamente rivista per evitare di incorrere in sanzioni o sospensioni, non cancella del tutto le disposizioni illegittime.

Con un parere, l’UNAR, il 10 marzo, ha confermato la “marcia indietro” del Sindaco Bitonci per quanto riguarda le disposizioni contestate, ma ha rilevato come siano state introdotti con il nuovo provvedimento, ulteriori criteri discriminatori.

I punti contestati riguardano:
– la dimostrabilità della “liceità” delle fonti di reddito (scomparsa anche dal recente testo del decreto legislativo n. 32 approvato lo scorso 28 febbraio);
– i controlli rispetto alla “fruibbilità dell’alloggio ai fini abitativi” che rischia di dare il via ad iniziative vessatorie verso chi, pur avendo diritto all’iscrizione anagrafica, risultasse vivere in condizioni abitative oggettivamente carenti.