Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Da La Stampa on line del 13 febbraio 2008

Pacchetto frontiere sicure: fiumi di polemiche su Frattini

Coinvolto, anche se non ancora ufficilmente, nella campagna elettorale italiana, il vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini ha deciso di presentare il nuovo pacchetto sulla sicurezza delle frontiere ieri a Roma, voltando le spalle ai giornalisti di Bruxelles. Ma le critiche al commissario Ue responsabile del portafoglio giustizia, libertà e sicurezza, non sono giunta solo dai corrispondenti europei.

Dopo poche ore dall’approvazione del pacchetto da parte dei commissari Ue, che introduce, tra l’altro, la creazione di un registro di entrate e uscite con dati biometrici e personali, liberali e comunisti al Parlamento europeo hanno sollevato le prime critiche sulle proposte, che, assicurano, saranno modificate prima dell’apporvazione da parte del Consiglio e dell’Europarlamento.

Il pacchetto di Frattini, che ha “pensato bene di lanciare messaggi di paura e che portano ad un eccessico allarmismo”, rappresenta “un’ulteriore violazione alla privacy dei cittadini e una limitazione alla libertà di movimento” per l’europarlamentare di Rifondazione comunista Giusto Catania. Gli ha fatto eco Graham Watson, capogruppo dei liberali (Alde), che si interroga se l’Europa stia scegliendo un pacchetto che introduce un Grande Fratello ai suoi confini, e reclama controlli stringenti sull’accesso ai dati raccolti, al fine di garantire che che essi non vengano usati per scopi diversi. E’ la discriminazione nei confronti delle minoranze, invece, il problema delle nuove misure sollevato da Sarah Ludford, europarlamentare inglese dei liberali democratici, che reclama proposte precise al fine di assicurare di “non fare discriminazioni verso delle minoranze ai nostri confini”.