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Pacchetto sicurezza – II parere del Csm

Dopo l’approvazione della Camera ora tocca al Senato l’esame del provvedimento dopo che già negli scorsi mesi l’Aula si era pronunciata sul testo. Ma le modifiche apportate dalla Camera, il reinserimento di ronde e prolungamento dei tempi nei Cie, lo stralcio della punto sui medici spia, ed alcune altre modifiche, comportano una nuova votazione al Senato.

Intanto sul pacchetto sicurezza si è pronunciato anche il CSM con un parere discusso nella giornata di mercoledì.

Secondo il Consiglio Superiore della Magistratura “la norma si presta a una pluralità di osservazioni critiche, che hanno come punto di partenza la constatazione ovvia dell’eccezionale aggravio che la sua introduzione comporterebbe per l’attività giudiziaria in generale, in considerazione dell’imponenza quantitativa del fenomeno dell’immigrazione irregolare nel nostro Paese, e ruotano attorno al rapporto tra vantaggi e svantaggi che ne deriverebbero”.
“L’incidenza negativa in tema di accesso a servizi pubblici essenziali relativi a beni fondamentali tutelati dalla Costituzione – il diritto alla salute, ad esempio – da parte degli immigrati non dotati, o non più dotati, di un valido titolo di soggiorno”. Ed ancora: “tutti i pubblici ufficiali e gli incaricati di un pubblico servizio hanno l’obbligo di denuncia in relazione alla cognizione funzionale di un reato procedibile d’ufficio e il rischio concreto, in assenza dell’introduzione di una deroga all’obbligo quantomeno nell’ambito di servizi che tutelano beni primari, è che si possano creare circuiti illegali alternativi che offrano prestazioni non più ottenibili dalle strutture pubbliche”.

Il CSM si sofferma poi sulla questione relativa ai diritti del minore: “le previste modifiche riguardanti l’accesso agli atti di stato civile, per i quali sara’ necessaria l’esibizione del permesso di soggiorno da parte del genitore, entrerebbero in contrasto con il diritto del minore alla propria identità e alla cittadinanza, che si dovrebbe riconoscere al momento della sua nascita. Il minore potrebbe essere più facilmente esposto ad adozioni illegali attraverso falsi riconoscimenti da parte di terzi, per fini illeciti e in violazione della legge”.

[Scarica il parere del CSM ]

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