Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza
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Ore 21.00 Parcheggio Nord Stadio Euganeo. Sherwood Festival 2014

Padova. 16 giugno – Europa e confini: uno spazio a geometrie variabili

con Giusi Nicolini, Sandro Mezzadra, Gianfranco Bettin, Umberto Curi

I confini sono una delle prospettive più interessanti da cui guardare l’Europa. Ma quando si discute di frontiere europee troppo spesso i nostri occhi sono costretti a circoscrivere lo sguardo a sud, nel Canale di Sicilia, lì dove le regole del confine, in questi anni, sono diventate uno spettacolo fatto di morti e salvataggi, di respingimenti e pattugliamenti. Non vi è alcun dubbio: il dispositivo della frontiera a sud dell’Europa è certamente un nodo strategico nella gestione delle migrazioni. Altrettanto interessante è l’evoluzione che, dal 2008 ad oggi, passando per la strage del 3 ottobre, ha spostato il discorso sul confine dalla retorica dei respingimenti a quella dei salvataggi di Mare Nostrum. Ma per comprendere fino in fondo l’uso strategico che l’Europa fa di questi dispositivi è forse più utile spostare lo sguardo verso ciò che avviene prima e dopo l’attraversamento della “frontiera ufficiale”.
Perché l’esperienza del confine segna indelebilmente biografie e percorsi di vita, segmenta la sfera della cittadinanza, lavora complessivamente nel ridefinire le geometrie della società intera e le sue gerarchie.
Oggi i confini europei sono sottoposti ad una sollecitazione senza precedenti. Migliaia di persone, i cui profili sono riconducibili alle categorie del diritto d’asilo, stanno mettendo a dura prova i dispositivi della frontiera mettendone al tempo stesso in evidenza limiti ed ipocrisie. Uno dei nodi chiave è quello che riguarda i confini interni dell’Unione che, non solo per migranti e rifugiati, ma anche per gli stessi cittadini comunitari, sono oggi al centro di un intenso dibattito.
A partire dall’esperienza della Carta di Lampedusa e ridosso dell’appuntamento del 21 giugno, il no Borders Train, che dalla Stazione di Milano partirà per violare i confini interni all’Europa, guardando alle mobilitazioni del 26 e 27 giugno a Bruxelless, dove convergerà la marcia dei rifugiati e dei migranti, discuteremo di confini europei e di Europa, di questo spazio che fatica a prendere forma, ostaggio di interessi nazionali e ipocriti retoriche con:

Giusi Nicolini, da Lampedusa

Sandro Mezzadra, Università di Bologna

Gianfranco Bettin, Sociologo e Assessore del Comune di Venezia

Umberto Curi, Università di Padova

Introduce Nicola Grigion, Melting Pot Europa

Conduce Alessandra Sciurba, Melting Pot Europa

No Borders Train
La Carta di Lampedusa
Sherwood Festival