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da Il Gazzettino on-line del 28 febbraio 2004

Padova – Basta code chilometriche: permessi di soggiorno al computer di Luca Ingegneri

Basta con le code chilometriche davanti agli uffici della Direzione provinciale del Lavoro. Occorre velocizzare le procedure per il rinnovo dei permessi di soggiorno. Si cercherà di utilizzare i sistemi postali ed informatici per la presentazione delle domande, secondo le modalità sperimentate con la recente regolarizzazione degli stranieri.

E’ l’indicazione di massima emersa dalla riunione del Consiglio territoriale per l’immigrazione, convocato ieri dal prefetto Paolo Padoin. Attorno al tavolo c’erano i funzionari dell’Ufficio stranieri della Questura, l’assessore provinciale Flavio Manzolini, il dirigente dell’Ufficio provinciale del Lavoro Claudio Sarcona e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Era stato proprio il sindacato di via del Carmine a richiamare le istituzioni ad un maggior impegno nella gestione dei flussi migratori. Il numero due della Cisl padovana Danilo Bosco aveva denunciato pubblicamente le gravi difficoltà operative con cui sono costrette a fare i conti Prefettura, questura e Direzione provinciale del Lavoro.
Gli immigrati alle prese con il rinnovo del permesso di soggiorno incontrano una lunga serie di ostacoli: complessità delle procedure e della documentazione richiesta, carenza di strutture e organici dell’Ufficio stranieri della Questura, che posticipa anche di sei mesi la data dell’appuntamento, inadeguatezza dei Centri Servizi Stranieri della Provincia, cui sono delegati i compiti di istruzione delle pratiche. Per semplificare l’iter basterebbe allestire uno sportello informatizzato cui far pervenire le domande per posta. Ripercorrendo la felice esperienza del kit con cui venne avviata la regolarizzazione delle badanti.
Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto al prefetto di prodigarsi per contenere entro termini accettabili quest’allarme sociale. Favorendo nel contempo migliaia di famiglie padovane, ed in particolare gli anziani, costretti a sottoporsi a procedure estenuanti pur di regolarizzare la posizione di collaboratori e collaboratrici per l’assistenza domestica.
Nel corso dell’incontro sono state ufficializzate le quote di stranieri assegnate al Veneto per il lavoro subordinato stagionale nel 2004. Dei settemila addetti destinati alla nostra regione oltre metà finiranno nel veronese. A Padova sono state destinate 310 unità.