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da il Gazzettino.it

Padova – Karim: “Ci sentiamo padovani come voi”

“Il diritto di voto? La giudico un’ottima opportunità per gli immigrati regolari residenti in città. Hanno il diritto-dovere di scegliere il sindaco, perché si sentono a tutti gli effetti padovani. Perché è proprio questo il punto. Quando qualcuno offende Padova, offende anche noi che ci sentiamo cittadini in tutto e vogliamo assolutamente distinguerci dalla delinquenza che detestiamo come la detestano i padovani”.

Lo dice Karim Guennoun, nuovo consigliere comunale immigrato aggiunto, con diritto di parola ma non di voto, che per la prima volta ieri sera ha fatto il suo ingresso in Consiglio. Ultimo atto di un anno di lavori che ha portato a veder nascere una Commissione di 28 persone, fatte tutte da immigrati, di cui è il presidente. Alcuni membri della Commissione poi s’inseriranno in tutte le altre commissioni permanenti. La filosofia è semplice: se vogliamo integrarci con gli immigrati dobbiamo far capire loro come funzionano le nostre leggi, il meccanismo con cui le produciamo e magari sentirli per un parere, visto che in città sono 21mila, quasi il 10 per cento.

Guennoun ha le idee chiare. Il progetto di legge nazionale per il voto dopo 5 anni di residenza lo vede favorevole. “È questo il futuro. Sfido chiunque a fare un giro con me una notte nei capannoni della zona industriale. Il 70 per cento di quelli che lavorano sono immigrati. E negli ospedali chi fa le pulizie? E a casa chi sono le badanti?
Ci siamo anche noi dunque e stiamo creando la nuova società ma dobbiamo farlo insieme. Pensi che noi ci sentiamo così padovani che ci dà fastidio quando qualcuno parla male di Padova e vogliamo dare una mano perché si possa vivere meglio perchè siamo convinti che siamo nella stessa barca. E siamo pure contenti quando il Padova calcio vince… La delinquenza? C’è, ma se la calcoliamo sui 21 mila immigrati in città vediamo che saranno il 2 per cento quelli che delinquono. Il resto viene qui per lavorare. Ed è per questo che ancora dieci anni fa eravamo contro il ghetto di via Anelli . Ma allora nessuno ci ascoltava”.

A dire la verità nemmeno adesso. Ieri sera il centrodestra non è stato tenero nel giudicare le modalità che lo hanno portato in Consiglio. La Cdl ha fatto mettere a verbale che “pur nell’assoluto rispetto della persona coinvolta” e in perfetta sintonia con il ricorso al Tar che hanno promosso, giudica del tutto illegittima la presenza di Guennoun come consigliere comunale aggiunto. Il consigliere dell’Udc Antonio Foresta è andato anche più in là chiedendo, in aula, un parere di legittimità al segretario generale Contino per il fatto che questa “presenza non è prevista dallo statuto”. La presidente del Consiglio prima ed il segretario poi, hanno risposto che questo problema era già stato posto e risolto in sede di approvazione della delibera con la circostanza che non si tratta di un consigliere aggiunto ma del presidente di una commissione.

Il tema dell’immigrazione legato ai problemi della sicurezza è stato comunque uno dei più gettonati nelle interrogazioni. I consiglieri Mariella Mazzetto, Marco Marin, Alberto Salmaso, Antonio Foresta della Cdl hanno più volte punzecchiato l’assessore alal Polizia Municipale Carrai, chiedendogli più “attivismo”.