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Padova – Minori nigeriani truffati

Con la promessa di entrare in una squadra di calcio gli rubano tutto

Vogliamo raccontare la storia di sei ragazzi partiti dalla Nigeria, arrivati in Italia con la promessa di avere un contratto per giocare in una squadra di calcio. Per questo viaggio le loro famiglie hanno veduto e impegnato tutto quanto avevano, credendo a chi li ha illusi che i loro figli sarebbero diventati ricchi calciatori.

Arrivati in Italia sono stati prima condotti, per qualche giorno, in una casa e poi scaricati alla stazione di Padova. Qui hanno atteso per ore che qualcuno tornasse a prenderli, poi, affamati, hanno cominciato a vagare per la città e sono entrati in una chiesa, chiedendo qualcosa da mangiare.
Il parroco, preoccupato, prende contatto con la Questura dove i sei ragazzi vengono sottoposti all’esame del polso, un test non totalmente attendibile, per verificare se la persona interessata è minorenne.
Secondo la Questura, dall’esame risulta che i ragazzi nigeriani hanno 18 anni, particolare che libera da molte responsabilità di assistenza le istituzioni locali.
A questo punto i sei giovani si ritrovano in strada, lasciati a se stessi. I Servizi Sociali del Comune di Padova si attengono alle dichiarazioni della Questura quindi i ragazzi non sono un problema loro.

Dopo aver fatto l’elemosina alla stazione, i sei giovani partono per Roma con lo scopo di farsi rilasciare un documento che certifica la loro minore età dall’Ambasciata nigeriana.
Nel frattempo, a Padova, il gruppo degli Avvocati di strada inizia ad interessarsi al loro caso, facendosi inviare i certificati dalla Nigeria, che però devono essere tradotti e legalizzati.

Dopo il ritorno da Roma, i minorenni vengono ospitati per la notte in diversi luoghi a pagamento con l’aiuto di una volontaria e la Caritas.
Alla fine, vengono ospitati dall’associazione Razzismo Stop, presso il centro di accoglienza autogestito Caffè Esilio, attivandosi immediatamente per far fronte alla situazione attivando una rete di solidarietà. Non solo per provvedere al cibo e ai vestiti ma anche per fare in modo che il loro sogno calcistico non venga del tutto abbandonato.

In collaborazione con la redazione di Sport alla Rovescia – programma radiofonico in onda tutte le domeniche sulle frequenze di Radio Sherwood – l’associazione Razzismo Stop promuove un appuntamento: organizzare una partita di calcio che coinvolga professionisti, offrendo una possibilità concreta a questi giovanissimi calciatori.

Giovedì 29 settembre, Razzismo Stop ha svolto una conferenza stampa per far conoscere a tutta la città la storia dei giovani nigeriani, assieme agli Avvocati di Strada, la redazione di Sport alla Rovescia e alcuni volontari che si sono mobilitati.

Ascolta il racconto dei minori nigeriani

Ascolta l’intervento dell’associazione Razzismo Stop

Ascolta l’intervento di Stefano, della redazione di Sport alla Rovescia

Leggi l’articolo apparso sul Il Gazzettino di Padova