Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Padova – Naufraga il progetto del diritto al voto

Le nomine dei rappresentanti per la commissione per la rappresentanza dei cittadini stranieri fanno discutere

Non che l’idea di far partecipare i migranti alla vita pubblica attraverso il voto sia mai stato un orizzonte per cui le istituzioni locali si siano battuti in maniera trasparente e concreta, ma il progetto che sta per essere portato a compimento, quello di una Commissione per la rappresentanza dei cittadini stranieri sancisce il naufragio definitivo di ogni possibilità di innovazione sul piano dei diritti di cittadinanza, almeno per quel che riguarda la città di Padova.
Vi è una sorta di finzione che accompagna il processo a cui stiamo assistendo.
Da un lato, assistiamo al tentativo di raccogliere e in qualche modo contenere le spinte che i migranti, in quanto soggetti protagonisti della realtà che ci circonda, hanno in questi anni prodotto.
Dall’altro, registriamo come questo tipo di processo, riveli tutto il carico di gerarchizzazione, di divisione, di selezione, che si riversa sui cittadini migranti.
La commissione infatti, oltre ad essere composta dai rappresentanti dei “poteri forti” che si muovono in città, come ci racconta Luca Bertolino dell’ Associazione Razzimo Stop, che abbiamo intervistato proprio su questo argomento, ha semplicemente la funzione di presa di parola: nessuna possibilità di decidere, semplicemente quella di esprimere dei pareri.
Quello che ci sembra ancora più interessante da focalizzare è il fatto che la Commissione possa esprimersi solo sulle questioni legate al mondo dell’immigrazione. I migranti insomma, non solo sono continuamente gettati ai margini di un mondo che pur necessitando della loro presenza ha paura del loro protagonismo, ma questa stessa condizione, questo rifiuto di riconoscere il loro ruolo nella costruzione della realtà che abbiamo intorno, viene formalizzato dentro ad un progetto di una delle giunte di centro sinistra, che in questi mesi, per quel che riguarda la gestione delle politiche migratorie, ha fatto impallidire tutto il discorso sull’integrazione.

A Luca Bertolino, dell’Associazione Razzismo Stop di Padova, abbiamo chiesto di commentare la notizia della nomina dei rappresentanti della Commissione.

Ecco il testo dell’intevista:
“Come abbiamo già fatto in passato, ci troviamo a criticare duramente il progetto della Giunta Zanonato di istituire una commissione per la rappresentanza dei cittadini stranieri, per diversi motivi.
Innanzitutto, per la logica spartitoria che contraddistingue la nomina dei rappresentanti della Commissione.
Ovviamente, tutti i poteri forti di questa città hanno avuto la possibilità di nominare il rappresentante dei propri interessi all’ interno della Commissione: l’Università, la Camera di Commercio, la triplice sindacale, la Diocesi.
Una commissione che sembra una riserva indiana, con una suddivisione etnica che ha consegnato alle diverse comunità un posto dentro ad un organo, che non ha assolutamente alcun valore e potere decisionale, ma semplicemente un diritto di parola, la possibilità di esprimere un parere che non vale nulla.
In più, e questa è la cosa incredibile, può esprimere pareri solamente sulle questioni che riguardano il mondo dell’immigrazione, e non l’intera vita della città.
Crediamo che sia un progetto assurdo e che ci faccia tornare molto indietro.
Due mandati fa, proprio la precedente Giunta Zanonato, per mano dell’ Assessore Santone, aveva prposto un progetto che oggi ci sembra quasi più all’avanguardia di questo che ci viene proposto.
E’ evidente che la strada da percorrere, per noi, è quella del diritto al voto, altrimenti la partecipazione rimane un semplice feticcio e non umn percorso reale.”