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Padova – Per l’asilo nido, niente obbligo del permesso di soggiorno

Anche il sindaco della città veneta si ricrede confermando la legittimità delle richieste Melting Pot, Razzismo Stop, Comitato Genitori ed insegnanti, Cesp e Cobas scuola

Dopo quella di Bologna anche l’amministrazione di Padova fa un passo indietro sulla vicenda della richiesta del permesso di soggiorno per l’iscrizione dei figli agli asili nido.

Il Comune infatti, dalle pagine del sito internet Padovanet.it, annunciava perentoriamente l’obbligatorietà dell’esibizione del permesso di soggiorno.

Si tratta di una questione che non trova fondamento giurdidico e che piuttosto risulta essere una scelta poco coraggiosa fatta dall’amministrazione in nome dell’appicazione automatica ed acritica della normativa in vigore.

Abbiamo più volte commentato e documentato le motivazioni giuridiche che sostengono questa posizione largamente condivisa.

Lo stesso Ministro maroni, con una nota nella giornata di mercoledì aveva confermato questa interpretazione.

La comunicazione del Sindaco Zanonato è arrivata nella serata di giovedì, con un comunicato in cui si legge che “il Comune di Padova, fino ad oggi, non ha mai ricevuto richieste di
iscrizione agli asili nido di bambini presenti irregolarmente nel nostro
territorio.”

Dalle stesse parole del Sindaco si può già comprendere come il primo effetto prodotto dalla richiesta del permesso sia stato proprio quello di scoraggiare i cittadini irregolarmente presenti dagli uffici dei servizi scolastici.

Nonostante le dichiarazioni pubbliche siamo ancora in attesa che dal sito del Comune di Padova venga cancellata la frase contestata.
[ Controlla anche tu guardando il sito ]

Se la frase è ancora presente invia una mail a [email protected].

Abbiamo sintetizzato in un comunicato stampa la nostra soddisfazione insieme a quella di genitori, insegnanti ed associazioni.

Apprendiamo dalla stampa che in una nota il Sindaco di Padova, Flavio
Zanonato, ha confermato quanto da giorni sosteniamo con convinzione,
annunciando la volontà di adeguarsi alla reale e corretta interpretazione
della normativa in relazione alle iscrizioni agli asili nido che avevamo
proposto.

Sottolineamo che non c’era alcuna direttiva ministeriale da attendere perché
l’obbligo di richiesta del permesso di soggiorno è stato del tutto
arbitrario (era sufficiente oltre all’articolo 6, richiamato dal Comune,
leggere le altre norme contenute nella legislazione)

Infatti, la legge prevede che “*l’iscrizione dei minori stranieri nelle
scuole italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e alle condizioni
previsti per i minori italiani. Essa può essere richiesta in qualunque
periodo dell’anno scolastico. I minori stranieri privi di documentazione
anagrafica ovvero in possesso di documentazione irregolare o incompleta sono
iscritti con riserva*” .

Riteniamo, quindi, che la scelta del Comune di Padova sia stata poco
ponderata.

Questo dimostra che solo a seguito delle mobilitazioni, e solo se
l’amministrazione è continuamente pressata ed il suo operato continuamente
sottoposto alle richieste legittime dei cittadini, è possibile che cose del
genere non accadano.

Il comunicato
Ieri il Sindaco Zanonato sottolineava che al settore Servizi Scolastici non
è pervenuta alcuna richiesta di iscrizione da parte di cittadini stranieri
non in possesso del titolo di soggiorno; dimentica che questo avviene
proprio a causa delle norme contenute nel regolamento che producono paura e
timore e hanno l’effetto di inibire preventivamente le richieste.

Questo tipo di iniziative producono come unico effetto la
“clandestinizzazione” di chi è senza titolo di soggiorno, ancor di più di
quanto non faccia il pacchetto sicurezza.

Di contro, registriamo che ancora in questo momento, dopo le 18 del
pomeriggio, dal sito del Comune di Padova non sia stata cancellata la frase
che esplicitamente (ed in grassetto) comunica l’obbligatorietà del possesso
del permesso di soggiorno.

Ci aspettiamo che alle dichiarazioni pubbliche seguano fatti concreti e che
il sito del Comune venga corretto.

Rimane da parte nostra la convinzione che a scuola nessun bambino possa
essere considerato clandestino e l’idea, condivisa e collettiva, che i
nostri asili nido non siano semplicemente dei servizi alle famiglie, ma
importanti percorsi di educazione e socializzazione per i nostri figli,
italiani e stranieri, con o senza il permesso di soggiorno.

Progetto Melting Pot Europa
Associazione Razzismo Stop
Comitato Genitori ed Insegnanti per la Scuola Pubblica di Padova
Centro Studi per la Scuola Pubblica (CESP) di Padova
Cobas Scuola Padova

Asili nido – Anche Padova esclude chi non ha il permesso di soggiorno

Per approfondimenti:
Il diritto dei minori stranieri privi di permesso di soggiorno all’istruzione, alla formazione e all’accesso ai servizi socio-educativi dopo l’entrata in vigore della legge n. 94/09 di Elena Rozzi.
I minori stranieri extracomunitari e il diritto all’istruzione dopo l’entrata in vigore della legge n. 94/2009 a cura di Asgi.
Pacchetto sicurezza – Il diritto all’istruzione per gli studenti “irregolari”a cura dell’ Avv. Marco Paggi
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Modulo di iscrizione ai Nidi di infanzia del Comune di Bologna

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