Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Padova, Primo Marzo 2010 – Perchè noi ci saremo?

Sabato 20 febbraio ci siamo riuniti insieme ad oltre 200 cittadini stranieri ed italiani provenienti da tutta la Provincia, per dare vita all’ultima assemblea cittadina del Comitato Primo Marzo 2010 di Padova.
La parola d’ordine è stata sciopero, ma non solo quello classico, non solo quello che prevede l’astensione dal lavoro. Perchè in questo paese diamo molto di più del nostro semplice apporto lavorativo, molto di più di ciò che è stabilito dal contratto, molto di più delle ore che ci vengono pagate.
Per questo, di fronte a questa crisi, di fronte a queste leggi ingiuste e discriminatorie come il pacchetto sicurezza ed alla legge Bossi Fini, davanti alle continue divisioni che vengono prodotte in questa società, abbiamo scelto di mobilitarci. Ma non da soli, non solo noi stranieri, perchè sappiamo che insieme, migranti e italiani, precari e disoccupati, di ogni nazionalità e provenienza, siamo il motore di questa società. E’ per questo che abbiamo scelto di NON organizzare uno sciopero dei soli immigrati, ma invece una mobilitazione contro la crisi e la precarietà, per i diritti di tutti e contro il razzismo. Perchè il nostro futuro dipende dalla capacità e dalla possibilità di costruire una società nuova… insieme e per tutti.
C’è chi continua a chiamare il Primo Marzo, “sciopero etnico”, per appiccicare a quella giornata un’ etichetta che non le appartiene. Forse, chi si schiera contro, sta in realtà perdendo una grande occasione. O forse, chi continua a pronunciarsi contro il primo marzo, è semplicemente troppo preoccupato per una giornata che è nata dal basso, che sfugge ai canali della politica ufficiale e che mette quindi in discussione le sue istituzioni, le sue organizzazioni ufficiali.
A Padova la giornata del Primo Marzo sarà uno sciopero dalle ingiustizie quotidiane, nel mondo del lavoro e nella società in generale ed in molti hanno raccolto questa sfida. Tutti stranieri, non tanto dal punto di vista anagrafico, ma perchè estranei al clima di razzismo che avvelena l’Italia del presente.
Lo hanno fatto decine di persone colpite da sfratto dopo aver perso il lavoro, chiedendo insieme (per italiani e stranieri) un intervento del Prefetto per tutta la Provincia, così come i lavoratori di molte cooperative dei trasporti e della logistica, della Bartolini, della Dhl, della Michelin, della Gls, della TNT di Monselice e Limena, che sciopereranno contro i continui cambi di appalto che mettono permanentemente a rischio il loro futuro. Insieme a loro ci saranno i lavoratori della Cps Carraro di Campodarsego, a cui si sono aggiunti i lavoratori della Dab Pumps di Mestrino che, nonostante la contrarietà dei sindacati confederali, hanno conquistato il loro diritto a scioperare e saranno quindi in piazza, così come i lavoratori della Cartotecnica Postumia che, nonostante il rifiuto dei sindacati confederali, hanno scelto di scioperare appoggiandosi all’Associazione Difesa Lavoratori.
Il Primo Marzo saremo quindi per tutta la giornata davanti alla Prefettura di Padova, in Piazza Antenore, dove alle ore 10.00 daremo il via all’evento con le “lezioni di clandestinità”. Alle ore 13 potremo pranzare tutti insieme (cibi dal mondo), mentre per le ore 15.30 attendiamo la risposta del Prefetto sulla richiesta di moratoria degli sfratti. Alle ore 17 ci sarà l’appuntamento principale con il concentramento, ancora sotto la Prefettura di Padova e successivamente in serata, comincerà la carovana verso la zona industriale per lo sciopero dal lavoro, contro lo sfruttamento.
Chi vorrà cogliere l’occasione è ancora in tempo. Noi, dal canto nostro ci saremo, per costruire insieme, da protagonisti, il nostro futuro.

Per il Comitato Primo Marzo 2010 di Padova:
El Asri Mbarek – Ceva, Michelin
El Bachir Ifguiss – Gls, Orizzonte
Belhazia Mohamed – Tnt, Monselice
Onuorah Clement – Tnt, Limena
Marcel Kenfack – Cps Italia, Verniciatura Carraro
Rachidy Mohammed – Cartotegnica Postumia Spa
Malik Mbaye – Dab Pump Spa
Dermoumi Khalid – Rete Anti sfratti