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Padova. Sanatoria truffa. Khadim arrestato per un reato che non esiste. Liberarlo subito!

I Carabinieri diffondono veline che parlano di droga. Poi la smentita: si tratta di mancata esibizione dei documenti

Lo hanno arrestato nella serata di mercoledì, durante una operazione condotta nei pressi della Stazione di Padova e già questa mattina i Carabinieri diffondevano veline con il verdetto più comodo: “il Sig. Khadim è stato arrestato nell’ambito di una operazione contro lo spaccio” hanno detto.

Assolutamento falso. Khadim Diouf, uno dei migranti protagonisti dell’occupazione della Basilica del Santo a Padova contro la sanatoria truffa è stato arrestato per una vecchia condanna inflittagli per non aver esibito i documenti

Si tratta di una vergognosa violazione della legge perché le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, nella camera di consiglio del 24 febbraio 2011, hanno stabilito l’ abolitio criminis per gli stranieri extracomunitari «irregolari».

Il reato non è più punibile perché la stessa condotta dello straniero è già punita dall’art 10bis del TU con il reato di clandestinità.

Nonostante questo i Carabinieri hanno arrestato Khadim che ora si trova in carcere per un reato che non esiste.

Fin dalle prime ore della giornata i legali dell’Associazione Razzismo Stop, Aurora D’Agostino e Marina Infantolino, hanno lavorato per la scarcerazione di Khadim, mentre nel pomeriggio si è riunito in poche ore un presidio di un centianio di persone, in larga parte venditori ambulanti, per chiedere la sua immediata scarcerazione.

Lui era uno di loro, uno dei tanti ragazzi che ha preferito vendere merce per strada che la propria dignità, ma che nel far west della normativa italiana ha incontrato l’arbitrarietà delle forze dell’ordine, ha imparato ancora una volta che essere migranti, in questo paese, significa che su di te tutto è possibile.

Nelle prossime ore verrà presentata immediatamente l’istanza di scarcerazione.
Se non sarà eseguita in tempi brevi torneremo in Prefettura già martedì.

Associazione Razzismo Stop