Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Padova – Superare il ghetto si può

Comunicato stampa del Comitato di via Anelli

1 – Creazione di un’Agenzia sulla casa

Lo spazio di 600 mq sotto al palazzo 25 di via Anelli, di proprietà del Comune, completamente ristrutturato con un grosso investimento economico e ancora vuoto e inutilizzato, deve essere aperto per creare un’agenzia sulla casa !! Un centro di monitoraggio aperto alla partecipazione di tutti i soggetti interessati: associazioni, quartiere, parrocchia, soggetti singoli, ecc. che abbia i seguenti compiti:
a) Fornire un monitoraggio aggiornato di tutti gli abitanti di via Anelli, verso i quali il progetto è indirizzato. Il progetto di via Anelli deve riguardare tutti gli abitanti in regola, cioè tutte le persone che vivono in via Anelli e che hanno un permesso di soggiorno.

b) Capire le possibilità di ciascun nucleo familiare o persona singola, in merito alle soluzioni abitative. Siamo infatti convinti che è importante diversificare le soluzioni, partendo dalle necessità di ciascun abitante. Necessità in base al reddito, alla famiglia, tenendo presente che molte persone aspettano da anni di poter ottenere il ricongiungimento, in base al numero dei figli, alla disponibilità a vivere con altre persone, in base alla possibilità di comprare casa, alla possibilità di vivere anche al di fuori del Comune di Padova, o della Provincia. Un’Agenzia sulla casa, che sia riconosciuta dalla Regione Veneto, come soggetto attivo importante all’interno del progetto per il superamento del ghetto.

2 – Il superamento del ghetto

Il progetto di via Anelli ha come obbiettivo quello di superare definitivamente un ghetto.
Via Anelli è tale non solo dal punto di vista del degrado urbanistico, edilizio e igienico-sanitario ma anche perché ci vivono ( ad eccezione di 6 famiglie italiane) 1500 cittadini stranieri, stipati anche in 6 in miniappartamenti di 30 mq. Perciò la prima cosa da fare è ridurre drasticamente il numero delle unità abitative ampliando la superficie degli appartamenti, in modo che, a progetto ultimato, gli appartamenti non siano più di 90.

Proprio per evitare di ricreare un ghetto, è fondamentale che gli appartamenti siano destinati a cittadini italiani e stranieri, secondo una percentuale che fa riferimento al contesto territoriale.

3 – Le Amministrazioni pubbliche

Uno dei primi passi concreti da fare è quello di trovare soluzioni abitative alternative per gli abitanti di via Anelli, svuotare il ghetto, un palazzo alla volta, per poi ristrutturare. Il problema di via Anelli va affrontato a livello regionale e dovrebbe essere uno stimolo per migliorare complessivamente la politica abitativa. Tutti i Comuni della provincia di Padova e non solo, devono essere coinvolti all’interno del progetto, è infatti necessario quanto prima, capire che tipo di risorse sono in grado di mettere in campo per sostenere lo svuotamento di via Anelli, quante case comunali, quante case Ater, quanti soldi. Naturalmente il primo deve essere il Comune di Padova che, in tempi brevi, deve essere in grado di indicare, quali risorse, soprattutto in termini di soluzioni abitative è in grado di garantire per gli abitanti di via Anelli. A questo proposito poniamo all’Amministrazione Comunale una richiesta.
Da qualche giorno ci sono due appartamenti vuoti in via Anelli, (due famiglie nigeriane con l’aiuto del Comitato di via Anelli e dell’Ass. Razzismo Stop, hanno deciso di scappare dal ghetto) , il proprietario è disponibile a vendere o comunque a trovare un accordo con il Comune, chiediamo che il Comune contatti immediatamente il proprietario e trovi subito una soluzione affinché i due appartamenti non vengano riaffittati !!!

4 – In ultimo, dai dati resi noti, i soldi stanziati per il progetto non sono sufficienti a far fronte all’intero progetto, è quindi importante stanziare subito nuovi fondi.