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Pakistan. Grave insicurezza in tutto il paese

Corte d'Appello di Trieste, sentenza n. 386 del 14 giugno 2016

Con la sentenza n. 386/2016 la Corte d’Appello di Trieste, confermando un orientamento ormai consolidato, riconosce la protezione sussidiaria ad un cittadino pakistano proveniente dalla provincia del Kashmir.

In particolare, la Corte esercita il potere istruttorio attribuito al Giudice in tema di protezione internazionale e, richieste le informazioni relative al Paese d’origine alla Commissione Nazionale Asilo a norma dell’art. 8 co. 3 del d.lgs 25/2008, evidenzia che la regione del Kashmir: “non è stabile sotto il profilo della convivenza sociale, risultando teatro di attentati sempre più frequenti che determinano una crescente insicurezza, anche per la instabilità politica, laddove – nonostante le tregue proclamate – si sono verificate ripetute violazioni di esse” e prosegue affermando che: “a fronte di tale quadro un eventuale rientro del richiedente nel proprio luogo di nascita e residenza, determinerebbe l’incorrere nel medesimo in seri rischi per la propria incolumità, non solo per il clima di insicurezza generale e per gli scontri tra le varie correnti mussulmane e altri estremisti religiosi e lo Stato ma soprattutto per la violenza sempre più diffusa con rischi di disordini repentini e attentati in qualsiasi momento.

La sentenza appare tanto più interessante perché fotografa in maniera puntuale ed esaustiva la situazione di grave insicurezza di tutto il Pakistan.

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Corte d’Appello di Trieste, sentenza n. 386 del 14 giugno 2016