La Corte accoglie la domanda di protezione sussidiaria avanzata dal cittadino pachistano proveniente dal distretto di Gujar Khan in quanto: “dalle informazioni assunte da questa Corte tramite la Commissione Asilo rimasto accertato che in Pakistan il Paese, tranne le grandi città come Islamabad, Lahore e i quartieri ricchi di Karachi, è diventato intollerante verso altre fazioni islamiche; il Punjab ospita il maggior numero di madrasse deobandi (scuole religiose di musulmani sunniti); la tensione settaria tra sciiti e sunniti rimane comunque elevata in questa provincia […] e rimane una situazione attuale di scontri violenti tra le comunità sunnita e sciita con numerosi morti: ciò costituisce un serio problema per il Pakistan ove i sunniti costituiscono il 75% della popolazione e gli sciiti il 20%”.
“A tale situazione deve aggiungersi che il Pakistan è comunque teatro di attentati sempre più frequenti (gli ultimi risalgono al luglio 2016) che determinano una crescente insicurezza nel Paese anche per la instabilità politica e nonostante le tregue proclamate, si sono verificate violazioni di esse”.
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Corte d’Appello di Trieste, sentenza n. 736 del 24 novembre 2016