Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Parigi – Estate di sgomberi ed espulsioni

Immagini ed aggiornamenti da Cachan

Leggi anche: Cachan: simbolo di uno scontro impari di Valentina Frate, sociologa presso l’EHESS di Parigi

Il posto dove vivevano da tre anni è stato preso d’assalto dalle “forze dell’ordine”,
poliziotti e cani dappertutto.
Una sola proposta: un albergo per cinque giorni proprio a lato dei due aeroporti di Parigi
Roissy e Orly
in attesa di una espulsione, ma in albergo!
Poche famiglie accettano la proposta,
le altre decidono di occupare la strada di fronte allo squat. Bambini, donne e uomini si accampano sotto la pioggia e sotto l’occhio di centinaia di poliziotti chiamati da tutta la regione parigina.
Venerdi 18 agosto il secondo sgombero,
questa volta ancora più violento del primo.
Per sgomberare gli “occupanti della strada di Cachan”, in prevalenza bambini sotto i tre anni, il governo di Sarkozy mette in campo duemila CRS in assetto da guerra.
Bilancio della guerriglia: un bambino di sei mesi con doppia frattura al braccio, una donna incinta gravemente ferita, un uomo con costole fratturate e una donna con frattura al ginocchio, varie persone prese da convulsioni da panico.
Accerchiamento dei migranti, le truppe avanzano, le persone si addossano una sull’altra.
2000 robot contro 200 donne e bambini.
L’accerchiamento continua
fino a quando il Sindaco, davanti ad una scena di tale violenza, cede e mette a disposizione per tre notti una palestra.
I bagagli e le famiglie assieme a loro sono “condotte” verso la palestra,
ci si rende conto che lo spazio al chiuso è sufficiente solo per una parte di loro, il resto dormirà fuori. All’interno della palestra resteranno
donne, bagagli, materassi e bambini, tutti ammassati.

Domenica 3 settembre sono ancora lì.
Le malattie si diffondono
per il freddo e per la stanchezza.
La politica dello Stato è quella dello sfinimento:
sfinire trecento persone con controlli ad ogni angolo della strada,
detenzioni, espulsioni,
camionette perennemente allineate all’angolo della via.
Oggi comincia la scuola in Francia,
molti sans papiers che vivono nella palestra di Cachan rischiano di essere arrestati accompagnando i loro figli a scuola.
Fino ad oggi a Parigi 50 sans papiers sono stati arrestati, 15 liberati per vizi gravi di procedura, 30 sono incarcerati in un cpt, due persone sono state espulse in Mali.
A due delle persone che sono in detenzione è stato tolto l’affidamento del loro figlio di un anno: i genitori sono nel cpt in attesa dell’espulsione dall’areoporto di Roissy, il bambino, invece, è in un orfanotrofio à Vitry.
I 1000 di Cachan continuano a resistere.