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Parma – Non luogo a procedere contro gli antirazzisti

Esselunga ritira la denuncia per diffamazione

Si è risolto in una sola udienza il processo per diffamazione intentato da Esselunga nei confronti di tre membri del Comitato Cittadino Antirazzisita di Parma.
Questa mattina il Tribunale ha emesso sentenza di non luogo a procedere nei confronti dei tre attivisti querelati per un presidio di protesta organizzato da Comitato e CIAC nel 2002, in seguito al ritiro della querela da parte di Esselunga.
Il presidio fu organizzato, con la collaborazione di altre associazioni, per denunciare la violenta aggressione subita nel supermercato da B., un migrante nordafricano alcuni giorni prima, denunciandone la matrice razzista.
B., che in seguito sporse regolare denuncia nei confronti della catena, racconta di essere stato bloccato, mentre faceva la spesa, da due persone, che, senza qualificarsi, lo trascinarono all’esterno.
Lì una terza persona lo colpì ripetutamente con schiaffi alla testa e all’orecchio destro – in seguito refertate al Pronto Soccorso. Alla domanda sul perché di questa aggressione gli uomini, vigilantes privati del negozio, senza divisa o elemento di identificazione, risposero che avevano un filmato in cui B. era mostrato nell’atto di rubare nella borsetta di una donna. Gli chiesero i documenti ma non lì mostrò e i vigilantes minacciarono l’intervento dei carabinieri. Poi, dopo aver preso visione del filmato realizzato dalle telecamere interne, che non mostrava alcun furto, lasciarono B. con le scuse della direzione: “Si è trattato di uno spiacevole errore” e l’invito a recarsi a fare la spesa in un altro supermercato Esselunga.
Si conclude così una spiacevole vicenda giudiziaria che non ha portato né alla individuazione dei responsabili né al risarcimento dei danni per B. ma all’assoluzione dei tre attivisti dopo due anni di attesa e le spese legali della difesa da sostenere.