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Per i rifugiati, contro la politica securitaria dell’UE: lettera aperta ai cittadini europei

Courrier des Balkans - 7 gennaio 2019

Velika Kladuša giugno 2018 © Laurent Geslin / CdB

L’Unione Europea deve ritornare ai propri valori e dar prova di solidarietà verso i rifugiati che scappano dalla miseria e dalle guerre. Mentre ai confini dell’Europa si moltiplicano i muri, delle organizzazioni di cittadini dei Balcani lanciano un grido d’allarme: la violazione dei diritti umani porta al fascismo ed alla guerra.
Lettera aperta.

Noi, difensori dei diritti umani e cittadini dei Paesi relegati alla “periferia” dell’Unione Europea e dello spazio Schengen, teniamo ad esprimere la nostra grande inquietudine di fronte alla situazione attuale. Vediamo una rinascita del fascismo ed un deterioramento dei diritti umani fondamentali come la libertà di circolazione ed il diritto d’asilo.

L’atteggiamento d’indulgenza verso l’emergere dell’estrema destra nei Paesi europei sta aggravando la situazione dei migranti e mettendo in pericolo la loro vita. I valori fondamentali dell’UE, che sono il rispetto della dignità umana, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza ed il rispetto delle leggi, sono messi in discussione già da molti anni. Ma ora, nel 2018, tali valori hanno perso ogni credibilità.

In qualità di attivisti dei diritti umani e cittadini provenienti dai Paesi dell’ex-Jugoslavia che sono stati straziati dalle guerre siamo costretti ad evidenziare il fatto che i governi dei Paesi alla periferia dell’UE agiscono, in teoria, secondo le direttive provenienti da Bruxelles. Non vogliamo in nessun modo giustificare l’inerzia e le violenze compiute contro le persone migranti nei nostri Paesi e, se ciò non bastasse, stiamo utilizzando tutti i mezzi legali e politici per combattere le (non) azioni dei nostri governi.

Ci teniamo però anche a sottolineare il fatto che il modo in cui l’UE funziona attualmente giustifica e rende possibile il modo di agire di quei governi. In occasione del nuovo anno, vogliamo quindi lanciare un appello ai cittadini degli Stati-membri ed a quelli dei Paesi che sperano un giorno di far parte dell’UE, affinché ritornino ai valori fondamentali dell’UE e ne facciano la promozione nei loro Paesi.

Facciamo appello ai cittadini dell’UE affinché reagiscano e rendano la resistenza più forte delle frontiere costruite dai loro governi.

Facciamo appello ai cittadini affinché si oppongano alle violenze compiute contro i migranti, ai loro responsabili, singoli o gruppi, che vogliono indebolire i diritti a cui tutti hanno diritto. Oggi questa violenza si esercita contro le persone che sognano una vita migliore nell’UE. Domani la violenza sarà utilizzata contro i cittadini dei Paesi membri, i loro amici o le loro famiglie su pretesto di una qualsiasi discriminazione.

Il triste privilegio di aver vissuto la guerra e gli anni post-guerra ci autorizza a mettervi in guardia, poiché è proprio l’attuale comportamento della burocrazie dell’UE che ha permesso la dissoluzione della Federazione socialista di Jugoslavia e la nascita dei conflitti che ne sono susseguiti.

Questo loro atteggiamento crea un terreno fertile per lo sfruttamento dei poveri e delle persone che hanno vissuto dei traumi, per la disumanizzazione delle vittime e la nascita degli approfittatori di guerra, come stiamo vedendo oggi. Nei Balcani degli anni ’90, le persone erano spesso obbligate ad affidarsi a dei criminali per i propri bisogni primari, quali cibo, un tetto, un passaggio al di fuori dei Paesi occupati, dato che le agenzie dell’ONU non ne fornivano.

Per questi motivi vogliamo attirare la vostra attenzione sulla necessità di opporvi alla militarizzazione ed alla chiusura delle frontiere dell’UE. Quando non ci sono mezzi legali per entrare nell’UE o per ottenere una protezione internazionale, i trafficanti ed altri approfittatori proliferano. Coloro che invece cercano di proteggere i diritti fondamentali di queste persone sono ignorati, subiscono abusi e sono perfino trattati come dei criminali.

Le prossime elezioni europee e i risultati delle elezioni nei Paesi membri in questi ultimi anni ci spingono a lanciare un grido d’allarme: siamo al limite della distruzione dell’umanità. Nell’attuale contesto democratico, queste politiche di chiusura delle frontiere, l’incoraggiamento alla violenza ed al disprezzo dei diritti umani di certi gruppi aprono le porte al fascismo. E’ per questi motivi che facciamo appello ai cittadini dei Paesi dell’UE affinché mostrino coraggio politico e solidarietà verso le persone migranti ed esigano da parte dei loro governi delle politiche all’altezza delle loro responsabilità, nel rispetto della dignità umana.

La pressione deve provenire dalle vostre manifestazioni in strada, dalle vostre petizioni, dalle azioni che cambieranno la politica attuale dell’UE. Il cambiamento verrà dalla solidarietà e non dalla carità verso chi cerca una vita migliore in Europa.

Facciamo quindi appello ai governi dei Paesi membri dell’UE affinché mettano in discussione la loro attuale politica di chiusura dei confini ed il finanziamento ai Paesi non-membri per il rafforzamento dei propri confini. Entrambe le misure sono contrarie ai principi democratici. Questo comportamento sta permettendo l’insediamento di regimi autoritari ai confini dell’Europa, sta dando forza e legittimità alle politiche di estrema destra fin dentro all’UE.

Se coloro che prendono le decisioni nelle capitali europee non rimetteranno in questione le loro politiche attuali, rimarranno nella storia come i responsabili della decadenza dei diritti fondamentali e della dignità umana. Quando i governi falliscono, i cittadini devono agire. I cittadini europei non possono tacere come hanno già fatto troppo spesso nel passato.

ONG:
Are You Syrious ?
Autonomni kulturni centar Attack, Zagreb
Borders None, Zagreb
Centar za mirovne studije, Zagreb
Društvo za psihološku pomoć, Zagreb
Dugine obitelji, Zagreb
Inicijativa Dobrodošli
Inicijativa mladih Varaždin za Europsku prijestolnicu mladih 2022
Helsinški parlament građana, Banjaluka
K-zona, Zagreb
Legis, Skopje
Oštra nula, Banja Luka
Otvoreni Centar Bona Fide, Pljevlja
SOS Team Kladuša, Velika Kladuša
U dobroj vjeri, Zagreb
No Borders Community
Vox Feminae, Zagreb
Zaklada Solidarna, Zagreb