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da La Gazzetta di Modena on line del 23 settembre

«Percossa da un agente»: si indaga

Cpt, la giovane cinese portata in ospedale farà denuncia

Parte un’indagine – Il direttore: visioneremo le immagini

Una giovane cinese, ospite del Cpt modenese, ricoverata a Baggiovara per trauma da percosse. W.F., 26 anni, doveva essere rilasciata proprio ieri perchè alla scadenza del suo sessantesimo giorno di permanenza al Centro, senza identificazione. Sapendo di dover uscire e non trovando gli operatori che dovevano sbrigare le pratiche, la giovane – che non parla e non capisce l’italiano – avrebbe cominciato ad agitarsi e a chiedere con insistenza di essere rilasciata con il foglio di via.

di Alessia Pedrielli

A quel punto – secondo il racconto delle compagne del reparto femminile – sarebbe intervenuto un agente di polizia, di turno al controllo della struttura, che l’avrebbe malmenata.
“Piangeva, voleva le sue carte per uscire – continuano le compagne – il poliziotto l’ha prima bloccata poi l’ha schiaffeggiata, lei è caduta a terra e lui la calciava forte. Abbiamo assistito tutte alla scena, che è stata molto violenta, abbiamo sentito le sue urla. Poi è stata portata via e non è più rientrata in camerata. Ci hanno detto che è stata rilasciata ma le sue cose sono ancora qui”.
Spaventate dall’accaduto le ospiti del Cpt hanno rifiutato il cibo per tutta la giornata, decise a conoscere la sorte della compagna e a denunciare il fatto alla direzione del Centro. La giovane, che era stata trasportata in mattinata con l’ambulanza all’ospedale di Baggiovara, è stata trattenuta al Pronto Soccorso dove dopo poco l’hanno raggiunta il direttore del Cpt, Giovanni Gargano, insieme al vicedirettore, che l’hanno attesa fino al momento della dimissione.
Uscita dall’ospedale, la donna ha il viso sconvolto e le braccia gonfie. Esce accompagnata dalla mediatrice culturale che tiene in mano le carte della dimissione: trauma da percosse, si legge sulla cartella. E la ragazza si fa capire chiaramente: con una mano si tiene la schiena dolorante e ci fa segno di aver ricevuto dei calci mentre era stesa a terra. Le ospiti del Cpt ci tengono però a fare una precisazione: “Gli operatori della Misericordia e il direttore non c’entrano. Si sono sempre comportati bene con noi. Non abbiamo niente da dire contro di loro, nè contro i carabinieri che sono gentili. La scena di oggi, però, è stata terribile e abbiamo avuto tutte paura”.
La donna, che ha cinque giorni per rientrare nel suo Paese, è stata affidata alle cure di una struttura protetta dove rimmarrà finchè non si sarà rimessa ed è in attesa dell’avvocato, intenzionata a sporgere denuncia contro l’agente di polizia. “Abbiamo ascoltato le versioni delle parti e stiamo verificando l’accaduto – riferisce il direttore Giovanni Gargano – anche perchè il Centro è sorvegliato dalle telecamere. Presso la nostra struttura la ragazza ha rilasciato le proprie dichiarazioni e sia noi che la Questura appureremo la verità. Le altre ospiti hanno potuto incontrare la compagna ed hanno ripreso a mangiare. La situazione si è normalizzata”.