Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Tratto dal sito varesenews.it

Permessi di soggiorno via Web, Como fa da apripista

Permessi di soggiorno via web e niente code fuori dalle questure. Sembrava difficile e invece non lo è. Anzi a Como è diventata una realtà “a portata di mouse” per qualunque immigrato che abbia un minimo di dimestichezza con il computer.

Il progetto è stato realizzato dalla Questura di Como – con il contributo dell’Amministrazione provinciale di Como e del Comune di Como – per risolvere il problema degli immigrati in coda per ore davanti alla questura cittadina per svolgere le pratiche necessarie per il permesso di soggiorno. Problema che esiste anche a Varese e che più volte è stato evidenziato dai sindacati e dalle associazioni che rappresentano gli immigrati.
Con l’adozione da parte della Questura della tecnologia realizzata dal Polo Regionale di Como del Politecnico di Milano e CEFRIEL (centro ICT del Politecnico di Milano) è stato possibile portare online le prenotazioni dei permessi di soggiorno da parte degli immigrati decentrando ai Comuni – attraverso al definizione di accordi ad hoc – parte delle procedure.

Il progetto è partito in fase di sperimentazione su tre Comuni: Cantù, Mariano Comense e Fino Mornasco ma si punta ad estenderlo a breve anche agli altri Comuni interessati all’iniziativa.

Il meccanismo è davvero molto semplice. L’immigrato si reca allo sportello del proprio comune (o quello che diventerà il suo comune) e chiede una password. A quel punto da qualunque computer può compilare la domanda per ottenere il permesso di soggiorno e inviarla automaticamente alla Questura. Subito, quindi in un clic, riceverà la comunicazione del giorno in cui dovrà andare a ritirare il permesso “su carta”.
In sostanza, il Comune oltre a fornire le informazioni necessarie, è in grado di prenotare immediatamente anche la data per il ritiro del permesso di soggiorno in Questura, con un ovvio risparmio di tempo per l’immigrato che può così passare direttamente in Questura alla data prefissata.
Il risparmio di tempo è da “entrambe le parti”: l’immigrato non fa la coda, la Questura ha più tempo per vagliare con attenzione le reali esigenze degli utenti e i servizi che è necessario erogare.

«Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto finora», dice il dottor Nunzio Trabace, Capo Gabinetto della questura di Como. «In tempi brevi siamo riusciti a trovare una soluzione efficace per snellire le procedure di richiesta del permesso di soggiorno, tra l’altro appoggiandoci ad una tecnologia di alto livello. Sono convinto che questa sia la strada giusta da percorrere per risolvere definitivamente il problema e ottenere ottimi risultati».