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da Il Messaggero del 4 dicembre 2003

Pesaro – Blitz nei casolari dei clandestini

Novafeltria – Casolari abbandonati e usati come rifugio dagli immigrati clandestini. Costretti a vivere in condizioni a dir poco precarie: niente riscaldamento, niente servizi igienici, solo squallore e degrado.
“Favelas” di questo genere, ormai, non si trovano più solo nelle periferie delle metropoli, ma anche nelle campagne della provincia pesarese. L’altro giorno i carabinieri di Novafeltria hanno individuato alcuni casolari abbandonati nella zona di San Bernardino.
Tra gli immigrati che li avevano occupati hanno trovato un rumeno di 22 anni, I.C., già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Il rumeno è stato arrestato perchè, nonostante fosse stato già colpito da un decreto di espulsione emesso dal prefetto di Pesaro lo scorso 15 ottobre, aveva lasciato trascorrere i cinque giorni concessigli ed era rimasto in clandestinità. E’ incappato, così, nei provvedimenti prescritti dalla legge Bossi-Fini.
I carabinieri di Sassocorvaro, invece, hanno sorpreso in una via di Mercatale un senegalese di 39 anni, T.D., che stava vendendo campi in pelle e abbigliamento sportivo di marca ma contraffatti: “Champion”, “Adidas”, “Armani”, “Versace”, “Libertà”.
La merce è stata sequestrata e consegnata alla polizia municipale, il senegale è stato denunciato per “vendita di prodotti industriali con segni mendaci”, sanzionato per commercio ambulante e arrestato, in base alla Bossi-Fini, perchè anche lui era già stato espulso dal prefetto di Ascoli il 19 ottobre scorso.
Il rumeno e il senegalese sono stati processati con rito direttissimo e scortati subito all’aeroporto per essere rimpatriati.