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Piacenza – Torna la protesta dei profughi, tensione sotto la prefettura

da Libertà.it e Piacenza24.eu

da Libertà.it
Momenti di tensione sotto la prefettura di Piacenza, dove si sono radunati i profughi africani che il 28 dovranno abbandonare le strutture di accoglienza del nostro territorio. Gli stranieri non sono soddisfatti dell’esito dell’incontro avuto con i funzionari e continuano a presidiare la prefettura, in questo momento protetta da una ventina di poliziotti e carabinieri. Durante il confronto è stato deciso che lunedì prossimo i rappresentanti della prefettura e del Comune incontreranno singolarmente i profughi per comprendere la loro situazione e fare in modo di aiutarli nel disbrigo delle pratiche burocratiche che li riguardano. Ma per il momento non è possibile elargire loro il contributo che richiedono per poter andare in un’altra città a cercare lavoro oppure tornare nella loro terra d’origine. Una comunicazione, quest’ultima, che ha fatto infuriare molti stranieri, che stanno protestando in maniera vibrante sotto le finestre della prefettura.

È tornata dopo una settimana di calma la protesta dei profughi nordafricani che il 28 febbraio saranno costretti ad abbandonare le strutture che li hanno ospitati in città e in provincia. Una cinquantina di stranieri ha sfilato per le vie del centro storico con striscioni e cartelli, il corteo si è diretto sotto la prefettura. I profughi (un centinaio in tutto sul nostro territorio) chiedono che venga riconosciuta loro una somma di denaro, circa 2.000 euro, con cui poter andare in un’altra città a cercare lavoro oppure tornare a casa nei loro Paesi d’origine.
Un gruppo di stranieri, giunti in Italia circa due anni fa in fuga dalle rivoluzioni e dalle guerre civili che stavano interessando la Libia e gli altri Stati nordafricani, è a colloquio con il viceprefetto Elio Faillaci, con cui si era già incontrato la scorsa settimana.

da Piacenza24.eu
A fine febbraio scade la convenzione statale con le strutture che li ospitano dopo essere fuggiti dai disordini (Primavera Araba)

Riesplode davanti alla prefettura in via San Giovanni la protesta dei profughi già andata in scena una settimana fa. Chiedono soldi per trovare una sitemazione o, eventualmente, per rientrare nei loro paesi dai quali erano fuggiti lo scorso anno durante i disordini della “primavera araba”. Sono un’ottantina gli africani ospitati in alcune strutture del Piacentino, dal Ferrhotel della stazione all’ostello di Calendasco che già qualche tempo fa erano saliti alla ribalta delle cronache per un protesta particolarmente vivace.

Oggi hanno tenuto un corteo improvvisato per le vie del centro: almeno una cinquantina i profughi presenti. più che altro africani, che hanno sfilato dalla stazione alla prefettura di via San Giovanni: chiedono mezzi economici per poter trovare una sistemazione. Una volta arrivati in prefettura sono stati ricevuti dal viceprefetto De Francesco che ha spiegato loro che non hanno ancora ricevuto informazioni da Roma e che lunedì al Ferrhotel è in programma una riunione, alla presenza anche di alcuni esponenti istituzionali coinvolte nell’emergenza per fare il punto della situazione e trovare delle soluzioni.

Anche dopo l’incontro i profughi hanno continuato a stazionare sotto il palazzo del Governo e volevano bloccare via San Giovanni. Tentativo andato a vuoto grazie anche alla mediazione delle forze dell’ordine intervenute sul posto. Si sono registrati alcuni momenti di tensione, ma per fortuna nulla di grave. Ora si attende il vertice di lunedì.