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da Il Piccolo di Trieste del 7 agosto 2008

Piano del governo per ampliare il Cie: il sindaco vola a Roma

Oggi Tommasini incontrerà il responsabile dei centri immigrati e forse il ministro Maroni

Gradisca. Il centro immigrati di Gradisca (Cie: centro identificazione ed espulsione) potrebbe essere ampliato già a partire dai prossimi mesi per fronteggiare l’emergenza-clandestini con cui sta facendo i conti il Paese. È destinata a fare rumore, l’indiscrezione che sta circolando in queste ore negli ambienti istituzionali. E che potrebbe diventare meno ufficiosa già nel primo pomeriggio di oggi, dopo la trasferta a Roma del sindaco gradiscano Franco Tommasini.
A mezzogiorno il primo cittadino incontrerà al Viminale il prefetto Mario Morcone, capo dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione. Ma non è da escludere che in extremis possa essere organizzato un incontro con lo stesso ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Ufficialmente, come conferma lo stesso Tommasini, al centro della riunione vi saranno due punti: l’agognato inserimento di Gradisca nel «pacchetto sicurezza» – attraverso un finanziamento statale per il rifacimento dell’illuminazione pubblica e la riqualificazione urbana nelle vie d’accesso al centro immigrati, contributo parallelo a quello già garantito dalla Regione – e l’auspicato passaggio dal demanio statale al Comune di Gradisca dell’area Nord dell’ex caserma Polonio. Ma proprio su quest’ultimo punto il sindaco potrebbe essere «gelato» dai funzionari del Viminale.
Voci sempre più insistenti danno per ormai imminente la decisione ministeriale di ampliare il centro immigrati ospitato nell’ex compendio miltare di via Udine. Ed è facile immaginare che il primo cittadino ne chiederà conto al prefetto Morcone. La decisione è motivata dallo stato di emergenza in cui è piombata l’Italia, con i continui sbarchi di extracomunitari sulle coste del Mediterraneo. Immigrati che poi vengono smistati in tutto il territorio nei centri per la prima accoglienza, l’identificazione o le pratiche inerenti l’asilo politico. Tant’è vero che ormai da tempo anche la struttura gradiscana, così come i centri del Sud, giunge più o meno regolarmente ai limiti della propria capienza. Anche in questi giorni una ventina di richiedenti asilo hanno trovato ospitalità in un albergo del rione Mercaduzzo perchè al centro si è registrato ancora una volta il tutto esaurito. Stando agli ultimi dati ufficiali, sono circa 420 gli extracomunitari presenti in città.
Niente più posti all’ex Cpt con 136 persone trattenute con provvedimento di fermo amministrativo. Sono 112, invece, gli immigrati ospitati nel Cda (centro di accoglienza) e 148, infine, quelli domiciliati al Cara (Centro assistenza per richiedenti asilo): neanche lì ci entra più uno spillo, di qui la sistemazione in un albero.
L’intenzione del Viminale sarebbe quella di ampliare la struttura, ricavando nuovi alloggi per gli ospiti del centro di prima accoglienza e della sezione per quanti chiedono lo status di rifugiati. Accanto ai nuovi posti-letto, il Ministero avrebbe deciso di destinare dei locali da adibire a sede per corsi di formazione per gli immigrati. Anche se non esistono al momento nè conferme nè smentite su queste voci sempre più insistenti, è facile pensare che sarà questo il tema dominante nell’odierno vertice fra Tommasini e i vertici del Viminale. Il nuovo scenario rischia di inasprire ulteriormente l’impatto che la struttura di via Udine sta avendo sulla cittadina. E di attutire l’ottimismo che era venuto dalla notizia del doppio finanziamento di Stato e Regione per mettere in sicurezza le strade e potenziare l’illuminazione pubblica. Senza contare che per il Comune potrebbe sfumare definitivamente la possibilità di disporre dell’area Nord dell’ex Polonio, 75mila metri quadrati attualmente inutilizzati che la giunta contava di inserire nei propri programmi. Il sindaco rimane abbottonato: «Sarà una ricognizione ad ampio raggio sulle tante problematiche che ruotano attorno alla struttura. Le voci di ampliamento? Raccoglieremo quante più informazioni possibile».
Luigi Murciano