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Pisa – Aggiornamento sulle procedure relative al “decreto flussi”

Si è tenuto oggi, a Pisa, l’incontro tra i rappresentanti di Africa Insieme e la Direzione Provinciale del Lavoro, per discutere delle procedure relative al “decreto flussi”.
Nei giorni precedenti, l’associazione aveva accusato la DPL di scarsa trasparenza nei confronti dei datori di lavoro e degli stranieri. Due gli elementi che avevano suscitato le critiche di Africa Insieme, pubblicate sulla stampa cittadina.
Da una parte, la mancata chiarezza nelle indicazioni ministeriali, già segnalata da altre associazioni a livello nazionale: ad oggi, per esempio, non è dato sapere esattamente come verranno costruite le “graduatorie”, come verranno trattate le domande inviate nello stesso giorno e alla stessa ora – come noto, infatti, i posti vengono assegnati in base all’ordine di arrivo delle richieste -, come si gestiranno le domande presentate con una documentazione carente o incompleta.
Dall’altra parte, però, l’associazione aveva segnalato alcune scorrettezze non derivanti dall’ambiguità delle indicazioni ministeriali, ma promosse motu proprio dalla locale Direzione del Lavoro. Questa richiedeva documenti che non figuravano nè nella normativa vigente, nè nella circolare recentemente emanata dal Ministero. Per esempio veniva chiesto, per i lavoratori non domestici, un diploma di qualifica rilasciato dal paese di origine, e legalizzato all’ambasciata italiana; o, se il lavoratore risultava alloggiato in una casa presa in affitto, veniva chiesta una liberatoria scritta del proprietario dell’alloggio.
Sulle questioni di rilevanza nazionale, il Direttore del Lavoro di Pisa, dott. Luigi Antonucci, ha dichiarato di aver promosso, assieme ad altre Direzioni della Toscana, un quesito al Ministero, e si è riservato di fornire indicazioni più precise quando arriverà una risposta da Roma.
Sulle questioni più specifiche, riguardanti il contesto locale, l’associazione ha ottenuto soddisfazione a gran parte delle proprie richieste. In particolare, la Direzione ha assicurato che non verrà chiesta la qualifica del lavoratore, nè il certificato di idoneità dell’alloggio. Sulla liberatoria del proprietario della casa, il Direttore si è riservato di studiare ulteriormente la questione.
Al termine dell’incontro, Africa Insieme si è dichiarata parzialmente soddisfatta del risultato. Lo sportello informativo dell’associazione, tuttavia, continuerà a seguire l’iter amministrativo delle domande, per verificare la regolarità di tutte le operazioni.
Intanto, giungono i primi dati sulle richieste inviate a mezzo posta. Alla Direzione Provinciale del Lavoro risultano pervenute, nei primi due giorni, ben 1.200 domande (la quota provinciale è di 404 posti). Gran parte di esse risulta inviata nelle prime ore del 3 Febbraio. I dati, ancora provvisori, confermano quanto dichiarato dall’associazione nel primo giorno di presentazione delle domande: le richieste sono state moltissime, e la mancanza di file è stata dovuta esclusivamente alla capillare distribuzione, nel territorio, degli uffici postali (ben 126, in una provincia che conta meno di 400.000 abitanti).
Per ulteriori informazioni, si rimanda alla pagina sui flussi del sito di Africa Insieme, costantemente aggiornata sulla situazione locale e regionale:
http://www.archicoop.it/africainsieme/sito/evidenza/flussi.htm